30 novembre 2008

Twilight: il film


Ieri sera finalmente siamo riuscite a organizzare per andare a vedere Twilight.
Son rimasta delusa, tanto mi era piaciuto il libro tanto mi ha deluso il film.
Forse la postazione in seconda fila non aiutava ad apprezzarlo, forse neanche la vicinanza di Vittorio che faceva battutine acide per sottolineare ogni cosa incomprensibile del film.
Il primo tempo è decisamente insalvabile: mille mila primi piani, dialoghi senza senso, si perde tutto il senso della ricerca dell'identità di Edward (come se l'idea che un tipo molto bianchiccio e un po' strano sia un vampiro sia tra le prime 10 cose che una qualsiasi adolescente potrebbe pensare).
Decisamente meglio il secondo tempo, con più ritmo e un attimo più sensato.
Dubbio amletico: ma lui Robert Pattinson è tutta sta gnoccolaggine? ai tempi di Cedric Diggory era molto carino ma crescendo il ragazzo, a mio modesto parere, si è un po' guastato. E Edward Cullen è un vampiro bellissimo, io avrei scelto un fanciullo più bello se avessi potuto fare io la selezione degli attori.
Molto molto molto bello il vampiro cattivo, James, di cui da ieri sera posseggo pure un bel segnalibro regalatomi insieme al biglietto. un quesito per chi è andato già a vederlo: ma c'era solo con James o anche altri? io l'ho preso a caso, ma son molto soddisfatta di quello che mi ha designato il fato :D
Concludo con la prima esclamazione che non sono riuscita a trattenere dal dire a Valentina quando il padre regala a Bella un pickup tutto scassato...
"ecco sti minchia di americani non ce la fanno proprio ad usare una macchina che inquini poco, guardala lì!!!"

28 novembre 2008

9 agosto Trabadelo - O Cebreiro 21 km | La lunga pluccata

Dopo una bella colazione nel nostro ostello da ricchi siamo pronti a rimetterci in cammino. Il primo tratto è ancora lungo lo stradone ma poi si entra in alcuni paeselli molto carini dove anche la strada è meno monotona.

Tra gli incontri da segnalare c'è quello con l'Indiana Jones napoletano, soprannominato così per il suo cappello. Ci racconta che l'anno passato aveva deciso 3 giorni prima di andare in ferie di fare il cammino ma arrivato a Burgos non ce la faceva più, quindi era tornato a casa, e quest'anno aveva ripreso da lì. va beh, è un po' un tuttologo e inizia a darci un po' di consigli su cosa fare e cosa no ecc... quando lui poi si ferma a una panchina mia sorella mi dice "ecco perché arrivi sempre con qualcuno! se quello lì avesse trovato me dopo 3 secondi il discorso finiva con Buen camino e basta, tu invece ci dai proprio corda!"


In questa mattinata abbiamo fatto un bel pezzo tutti insieme, soprattutto noi tre ragazze e quindi abbiamo avuto modo di ciacolare parecchio. Camminando in uno di questi paeselli di montagna abbiamo visto tre galline, e si sa che a me viene l'occhio a cuoricino quando vedo un qualsiasi animaletto e quindi dico "Guardate siamo noi quelle tre galline, io sono l'ultima naturalmente!" e lei mentre io dico quello "non vi viene voglia di un buon pollo arrosto".... forse sono le conseguenze di avere una sorella vegetariana! anche perché erano le 9 o le 10 del mattino...

Un'altra delle cose per cui sono stata presa in giro è che io sostenevo che gli spagnoli non avessero nessun senso per gli affari e continuavo a dire "fosse da noi ti venderebbero pure l'aria del cammino, altroché". infatti nel primo paesello in cui siamo entrate c'era una con un banchetto che vendeva un sacco di diavolerie (tipo bastoni, zucche e altre cose del genere).

Naturalmente quando iniziano le salite toste io mi perdo i miei colleghi che però hanno sbagliato la strada, ma nonostante quello arriveranno molto prima di me. infatti a un certo punto c'era un bivio, secondo me ben indicato, dove a sinistra si prendeva un sentiero per i pellegrini a piedi mentre a destra una supersalitona asfaltata per le bici: Giada se l'è fatto tutto così mentre Fra e Matte se ne sono accorti dopo un po' e hanno ripreso il sentiero "buttandosi" giù da un prato. Devo anche sottolineare che mia sorella aveva il ginocchio un po' gigio ma per non spendere non si è comprata la fascia per tenerlo fermo che un sacco di gente aveva, ma come dice lei orgogliosamente "uff tanto sono arrivata a Santiago lo stesso sana e salva!"

Dopo una sosta a La Faba per uno spuntino dolce ricominciamo il nostro cammino.

Qui devo dire che son stata più volte superata da persone non tanto giovani che mi guardavano con un sorriso tutto soddisfatto che mi veniva voglia di far notare che avevano superato non una ventenne superallenata ma una mezza mozzarella che l'ultima volta che aveva camminato in montagna faceva le medie. Sotto il sole cocente piano piano comunque ce l'ho fatta ad arrivare fino a o Cebreiro. Devo però dire un grazie speciale alla mia amica Sara che non mi ha ascoltato e quindi mi ha fatto un piacere enorme... come già sapete io copio tutti gli sms che ricevo da tempo immemore ma per la prima volta in vita mia son partita senza quadernetto (quando dico che dallo zaino avevo tolto ogni peso inutile non scherzo) però quando ero sull'aereo avevo mandato un messaggio alle mie più care amiche per salutarle e dir loro di NON mandarmi troppi sms se no poi magari mi si riempiva la memoria e non avevo da copiare... so di essere molto gentile!



Ma Sara non mi ha dato retta quindi mi mandava sms con notizie di amiche ma soprattutto con i titoli del tg e, la sua vera passione, mi aggiornava con le medaglie vinte alle Olimpiadi... di cui naturalmente non me ne fregava una cippa ma ero contenta di sentirla!


Giunti a O Cebreiro ci aspettava un santuario molto carino e un paesino molto bello e affollato di turisti. Giammy fortunatamente aveva già iniziato a fare la fila per l'ostello comunale... e qui devo dire che avendo tagliato 10 km in quel giorno siamo riusciti a giungere a un'ora decente insieme ad altri pellegrini... robe da matti!
Come al solito questi ostelli comunali son proprio belli, nuovi e economici (mi pare 3 euro). ci mandano in uno stanzone, ci affidano i nostri letti a castello: Giammy sotto Fra e Matte vicino a una tedesca a cui invaderà il materasso più volte, e io e J sul lettone in alto testa contro testa di Fra&Matte. Infatti 'sti letti erano messi strani, a gruppi di 8... magari per farne stare di più.

Incontro da segnalare in ostello è quello con Ceccherini, io personalmente lo definirei meglio un mix tra Ceccherini e Dj Francesco sull'isola: un pazzo furioso! già quando facevamo la fila per entrare in ostello faceva cose strane tipo saltare sul posto e dire cagate ma è stato dentro che ha dato il meglio... infatti nel nostro stanzone c'era un russatore e lui ha iniziato a dire forte "ehi cerchiamo chi è così nelle prossime tappe se vediamo il suo zaino andiamo in un altro". sarò sincera i primi 5 minuti era pure simpatico, i primi cinque minuti.
Poi che abbiamo fatto visto che avevamo un intero pomeriggio a nostra disposizione? Giammy e Matte son andati a far pranzo, noi abbiamo dormito praticamente dalle 2 alle 8 di sera. Solo perchè Matte e Giammy ci han svegliate per dirci che loro andavano a far cena e che dovevamo andarci pure noi se no poi i ristorantini chiudevano. Essendo sto santuario a 1300 m e essendoci un ventaccio faceva un freddo porco. Abbiamo guardato il menù con attenzione ma alla fine tutte e tre abbiamo deciso per una bella insalata, io senza tonno e loro senza cipolla. è che a me la cipolla piace un sacco e non mi ricoro mai (ho una memoria molto selettiva!) che non la digerisco.

Alle 10 ero già di nuovo nel mio lettino vicino a J con la cipolla che mi camminava nello stomaco ma ho dormito filato fino alle 5 del mattino... quando si dice il sonno arretrato!

25 novembre 2008

8 agosto Ponferrada - Trabadelo 31,5 km | la mia Olimpiade

Il risveglio a Ponferrada è abbastanza traumatico: infatti fuori dal sacco a pelo ci dev'essere l'era glaciale e la voglia di tirarsi fuori dal sacco a pelo è pari a 0. Qui a fianco vedete me Giammy e Matte che sistemiamo i materassi su cui abbiamo dormito ma mentre Giammy è coraggioso ed è già in pantaloncini io ho addosso tutto quello che son riuscita a mettermi!
Fortunatamente non abbiamo dato retta a Giammy che proponeva di mettersi a dormire non sotto la tettoia che ci avevano indicato ma sul prato dell'ostello: infatti alle 5 del mattino si son attaccate le fontanelle per bagnare il prato ;D



Dato che la cena ce la siamo saltata ci fiondiamo in uno dei primi bar che troviamo, proprio vicino al Castello dei Templari di Ponferrada e di cui Fra parlava esattamente da dopo che aveva smesso di suonare l'olifante di Orlando.
Rimpinzati ricominciamo a camminare, questa volta al passo con visi nuovi e con storie diverse.

Vi racconterò solo l'incontro con un simpatico spagnolo che mi ha fatto capire in che stato ero. Mi sorpassa sotto il sole cocente di mezzogiorno e si volta. "todo bien?" e io "sìsì".. riprende a camminare, fa qualche passo e si gira "ti serve una mano?" e io "ma no grazie, ho male ai piedi ma ce la faccio"... si rigira e va avanti di qualche passo ancora: "senti ora facciamo una cosa: io arrivo in punta alla salita e poi guardo giù, se hai bisogno chiamami". Adios dignità, si vede che l'attività sportiva a me distrugge proprio nel corpo e nello spirito!
Finalmente vedo i miei colleghi che mi aspettano a Villafranca... e qui voglio ringraziarli ancora una volta per esser stati così pazienti con questo vecchio roclò che è la sottoscritta.


Il pranzo è in un baretto dove trasmettono l'inizio delle Olimpiadi, di cui sinceramente alla sottoscritta non è mai fregato niente e non le ha mai minimamente seguite se non un pochetto quando c'erano i giochi qua a Torino. Sarà anche che non ho mi frequentato così tanti bar in vita mia...


La tappa standard prevederebbe che giunti a Villafranca il pellegrino portasse i ciapèt a riposare ma dato che quella dell'indomani è lunga e difficile decidiamo di avvantaggiarci e di fare una decina di chilometri in più.
Il pezzo di cammino tra Villafranca e Trabadelo è infinito: infatti costeggia uno stradone ormai poco frequentato perché hanno costruito un'autostrada o qualcosa del genere che ha spostato gran parte del traffico. L'unica cosa che movimenta un po' il paesaggio sono i cavalcavia. Come paesaggio forse è peggio solo del pezzo che il secondo giorno costeggiava l'immensa fabbrica di magnesio di Zubiri.

Però devo ammettere che lungo quello stradone ho vissuto uno dei momenti più intensi del mio cammino, uno di quei momenti in cui ho capito che non volevo più camminare sola anche perché forse non sarei stata capace di tenermi sulle spalle certe cose da sola, ho capito che forse il motivo per cui ero partita aveva bisogno di un cambio di rotta seppur lieve.
Finalmente vedo l'indicazione della deviazione per Trabadelo e piano piano arrivo all'ostello dove fuori mi attendono gli altri. Hanno già parlato con l'oste che ha detto che ha solo 2 posti ma ha delle camere fighe, solo che vuole uno sproposito. alla fine contrattiamo e noi ragazze andiamo a dormire nella camera da 3 che è fighissima e loro porelli nell'ostello di fronte.


Forse lì è stato uno dei pochi momenti in cui ho avuto paura di non farcela più. Appena arrivata mi son stravaccata sul letto e mi son tolta sandali e scarpe e ho scoperto perché avevo così male ai piedi: mi si ero scoppiata una bolla mentre camminavamo e continuava a usicr liquido...
Gli altri hanno poi deciso di andare a fare un po' di spesa visto che c'era una cucina molto carina, ma io non me la son sentita di riattivarmi subito e son rimasta in camera da sola. Ecco lì mi son spaventata perché al momento di alzarmi per andare in bagno non riuscivo a tenermi su e stare dritta con la schiena. è stato solo un attimo per fortuna e poi mi son risistemata, anche merito di una vera doccia e di una quantità immensa di spaghetti al pomodoro (qualcosa tipo 2 piatti stracolmi a testa). Poi nanna in un vero letto in una vera stanza.

24 novembre 2008

Talpa & geografia



Doposcuola, ore 18,30.

"In Africa i bambini non hanno da mangiare e da bere. Perchè in Africa non piove mai"
"Ma cosa dici?! Ma non hai visto alla Talpa come pioveva!"

23 novembre 2008

il veterinario


Come dicevo a Marzia solo qualche giorno fa il mio papà fa il veterinario. E che pure io avrei voluto farlo. Poi lui quando è stata ora di scegliere mi ha convinto a fare un'altra scelta perchè secondo lui facevo poi la fine di una nostra cugina pure lei vegetariana e animalista che dopo un po' non se l'è sentita più e ha mollato per passare a biologia. Riflettendoci poi io non è che avessi tutta sta dimestichezza con chimiche biologie e compagnia quindi credo di aver fatto pure bene in fn dei conti.

Ma ci son giorni come oggi che son proprio felice come una pasqua di aver lasciato perdere. Perchè il veterinario 9 su 10 è considerato un pirla, un ciarlatano, uno che tavana a caso. Perchè se ho sempre fatto così e non mi è mai successo nulla allora che cosa dice quello lì?
Oggi è passata una da casa mia che adora la mia Meringa, allora le ho detto che Mery è diventata una signorina giovedì. e lei: "devi farla operare eh, entro l'anno assolutamente!" ma porca miseria, col veterinario in casa sapremo noi cosa dovremo fare!
Odio i tuttologhi!


21 novembre 2008

Se lo spirito del Natale vuoi salvare...



Questo post potrà sembrare incoerente. Ma non lo è, faccio già che dichiararlo.

L'altra sera mi son guardata Elf in tv, esaltata come una bambina. Commuovendomi quando tutti insieme cantano a Central Park. Sapendo le battute quasi a memoria: Tontolone testa di cotone!

E voi già lo sapete che Elf è il mio film di Natale preferito: ve l'ho detto il 2 luglio! Forse vi ricordate che io ascolto canzoni di Natale tutto l'anno. Forse non sapete che il 17 agosto a Belmonte tutti gli anni io e Fra discutiamo delle innovazioni che vorremmo fare al nostro presepe, innovazioni che di solito prevedono minimotori per far andare avanti e indietro stelle comete e cose del genere... che poi per ovvi motivi non siamo in grado di realizzare. Quest'anno però abbiamo anticipato e già andando a Santiago abbiamo parlato dei regali di Natale da preparare. Non potete sapere che ormai da settimane almeno un paio di volte al giorno parliamo dell'8 dicembre: giorno in cui facciamo l'albero, da sempre.

Ieri passeggiando per Torino tra vetrine con angioletti e alberi di Natale mi son fatta due conti... e mi son accorta che abbiamo appena superato la metà di novembre. Cazzo non è Natale. Non ancora. non è ancora ora di guardare Elf, è troppo presto!

Elf lo dice: se lo spirito del Natale vuoi salvare più forte devi cantare!!

Io da sempre sostengo che la bellezza delle cose la si può misurare anche da quanto le sospiri. E se il primo agosto avessi avuto davanti un bel panettone (che ho visto 2 settimane fa tra gli scatoloni dell'Eurospin) me lo sarei sbaffata ma ora non ne avrei tutta la voglia che ho ora, non starei a pensare che fra qualche settimana me ne mangerò un bel pezzo.

e io che sono un elfo (un po' troppo cresciuto, anzi speciale, come Buddy) vi faccio un appello: se lo spirito del Natale vuoi salvare, se vuoi far volare la slitta di Babbo Natale il Natale devi attenderlo, sospirarlo, pregustarlo, ma per favore non fateci trovare i Babbi Natali nei supermercati il 2 novembre quando avete riposto quelle benedette zucche di Halloween. Se no la magia si spegne, davvero non per scherzo.

Finirà che il 24 dicembre passeremo davanti alle luci dell'albero e al presepe senza sorridere... e allora la slitta non volerà e non arriverà neanche a Central Park, non partirà proprio dal polo nord.

20 novembre 2008

Once



Martedì son andata a veder questo filmetto al cineforum e questa è la recensione di mymovies:
Sulla strada di Dublino un busker rivendica l'amore perduto cantando canzoni a una lei fedifraga e distante, sognando il contratto discografico e una vita a Londra. Sulla stessa strada incontra una giovane immigrata ceca, instancabile lavoratrice, ragazza madre responsabile e pianista di talento. Uniti dalla passione per la musica i due sconosciuti iniziano a raccontarsi e aprirsi fino a toccarsi (nell'anima) attraverso i testi delle canzoni.
Alcune storie d'amore sono destinate a rimanere intatte, inviolate, come se un solo bacio avesse la capacità di distruggere quella promessa che rappresenterebbe la purezza assoluta se lasciata in sospeso in eterno.
Once mette in scena l'amore illibato tra due persone che attraverso la musica si raccontano. Giocando di sottrazione, il regista irlandese John Carney confeziona una commedia semplice e piena di sentimento in cui narra di sé, della scena musicale della città che gli ha dato i natali. Dentro a un musical atipico due solitudini si incontrano per caso e per desiderio decidono di convertire il loro talento in un disco che rimanga nel tempo, oltre il tempo.
Girato con piglio documentaristico (la camera a mano sembra riprendere senza voler disturbare, le luci di scena sono limitate al minimo, il cast è formato da attori non professionisti), Once segue passo passo le fasi di creazione dei brani dell'improvvisato duo fino alla registrazione finale, coinvolgendo lo spettatore in una storia che nasce grazie alla musica e si consuma esclusivamente attraverso le canzoni. Tutto quello che non viene detto a parole viene espresso attraverso le note.
Dublino fa da sfondo con il suo cielo grigio e i suoi candidi paesaggi, con i suoi immigrati e i suoi circoli e regala alla trama una quiete necessaria allo svolgimento e compimento della relazione. L'eloquente e silente sguardo finale lascia in sospeso i destini dei due casti amanti.
E questo è il modesto parere: il film è molto carino, una commedia romantica divertente ma con un finale deludente. Perchè io amo il lieto fine, quello scontato. Ora voi ditemi che finale è se uno prende e se ne va per i fatti suoi e l'altra torna con l'ex marito? 2 ore di film per quello!?!? ma per favore!
Però mi è venuta voglia di andare a Dublino... io la butto lì!

14 novembre 2008

Nel segno della Vergine [ovvero come andare a impegolarsi in discorsi bollenti]

Martedì ero sul treno delle 6 che tornavo dall'università e, come credo tutti i treni delle 18 frequentati dai pendolari, era pieno. Ero appena salita e mi stavo sistemando quando ho visto passare una nuvola fucsia, che una giacca bella così ce l'ha solo una bimba che io sappia: F., 11 anni di origine dell'Azerbaijan.
Si siede vicino a me, la mamma di fronte. Mi racconta che sta tornando dal conservatorio, è contenta e la mamma molto orgogliosa. Parliamo del più e del meno, i discorsi soliti: professori, materie, pianoforte, compiti ecc...
Poi la mamma mi dice "Ma lo sai che oggi F. compie 11 anni?" e io naturalmente le faccio gli auguri. e le dico "allora sei uno scorpione!" e lei mi dice che suo fratello invece è un pesci. Ma io, ignara del terreno scivoloso in cui mi son messa, le chiedo di che segno sono i suoi cuginetti.
E lei: O. è nato il 30 agosto è vergine. Ma vergine vuol dire femmina?!
Io: Più o meno sì...
F: sì ma scusa, ma nei film quando dicono sono vergine mica vuol dire son femmine. cosa vuol dire?
mi guardo intorno: vedo sorrisini maligni di pendolari stanchi che pensano uhuh vediamo un po' cosa le dice... la mamma che ride!
io: senti F. facciamo che te lo spiega la mamma quando scendiamo!
per la serie: parlate con naturalezza ai bambini di queste cose, non create misteri inutili... complimenti a me... che mi chiedo: Ma quello che ha inventato lo zodiaco perché diavolo l''ha chiamato Vergine 'sto segno?

c'è simpatia tra di noi!



Alfie qualche giorno fa mi ha di nuovo premiato "per la simpatia che mi trasmette attraverso i suoi post". La ringrazio ancora tanto per il premio ma soprattutto per la motivazione.
Questo è un premio che riconosce i valori che ogni blogger dimostra ogni giorno nel suo impegno a trasmettere valori culturali, etici, letterari e personali. In breve mostra la sua creatività in ogni cosa che fa.
Regole:
1)Accettare e visualizzare l'immagine del premio e far rispettare le regole
2)Linkare il blog che ti ha premiato
3)Premiare altri 15 blog e avvisarli del premio
i miei premiati sono solo tre, solo perchè così il premio è più prestigioso se lo ricevono in pochi no? e seconda cosa sono un po' di fretta:
  • AndreA --> un vulcano di curiosità
  • Clelia --> per tutte le notizie da Londra (in particolare per l'ultima intervista che mi è piaciuta molto)
  • Silvia --> non tanto per quello che scrive perchè di blog che si interessino degli argomenti di cui tratta lei ce ne sono tanti altri, magari non con la stessa chiave di lettura, ma per il modo con cui risponde a critiche e a opinioni che non sempre coincidono con le sue: ogni volta dà prova di grande maturità.

12 novembre 2008

Machan

Presentato alle Giornate degli Autori veneziane e tratto da un fatto di cronaca di qualche anno fa, Machan è il lungometraggio d'esordio del produttore indipendente italiano Uberto Pasolini, uno dei finanziatori del mitico Full Monty. E' la storia di un gruppo di ragazzi cingalesi che vedendosi rifiutare per l'ennesima volta il visto d'espatrio per la Germania - terra dei desideri per chi cerca lavoro che possa consentire di sopravvivere dignitosamente in un paese sconvolto da conflitti etnici e flagellato dalla povertà - decide di ingegnarsi e di iscriversi all'imminente torneo di pallamano che si disputa in Baviera inventando di sana pianta la fantomatica Nazionale di palla a mano dello Sri Lanka. Il problema è che nessuno degli 'atleti' conosce le regole del gioco e tanto meno ha mai visto una partita, ma la posta in palio è alta e vale la pena di rischiare il tutto per tutto. Raccattati i giocatori necessari, le divise, l'allenatore, i soldi per i permessi falsi e scattate le foto di rito i ventitre eroi ottengono finalmente il nullaosta per la partenza e spiccano il volo verso il sogno di una vita migliore in Europa. Ma una volta lì se la daranno a gambe e andranno ognuno per la sua strada oppure proveranno ugualmente a giocare e a fare squadra rivendicando il proprio orgoglio nazionalista?
Piacevole e (auto)ironico dramma contemporaneo sull'immigrazione, Machan apre un'importante finestra cinematografica sul sud est asiatico commuovendo per la sua semplicità e per l'estrema spontaneità di situazioni ed attori (la maggior parte sono non professionisti presi dalla strada), il tutto riuscendo anche a divertire (in special modo nella mezzora finale) nonostante la delicatezza del tema trattato e la sua estrema attualità. E' dura la vita degli immigrati, clandestini e non, oltre i confini del proprio paese d'origine non si è più nessuno, tutto perde di significato, non esistono più titoli di studio né classi sociali, né dignità né diritti, si diventa un numero, si ricomincia da zero con un nuovo nome e una nuova identità pur di offrire alla propria famiglia, lasciata in patria, la speranza di una vita diversa, senza stenti e lontana dal degrado e dalle rinunce.
Una lavorazione durata quasi tre anni per un film di finzione ispirato alla vera storia della finta nazionale di pallamano dello Sri Lanka (arrivata all'orecchio di Pasolini grazie ad un flash d'agenzia mentre era in Australia per lavoro) approdata senza alcuna autorizzazione governativa in Germania ed i cui atleti avevano fatto perdere le loro tracce nel bel mezzo del torneo. Girato quasi interamente a Colombo e recitato interamente in lingua cingalese, Machan è un'opera apprezzabile, essenziale a livello estetico, importante sul piano sociale e culturale, uno sguardo serio ma anche scanzonato sulla realtà degli immigrati e al contempo una pesante critica ai governi e alle istituzioni dei tanto agognati Paesi Occidentali, incapaci di concepire regole e leggi in grado di garantire una possibilità ed una speranza a chi vuole solo lavorare onestamente e guadagnarsi da vivere col sudore della fronte.
Piacevole e (auto)ironico dramma contemporaneo sull'immigrazione, Machan apre un'importante finestra cinematografica sul sud est asiatico commuovendo per la sua semplicità e per l'estrema spontaneità di situazioni ed attori.
il film mi è piaciuto molto e naturalmente ve lo consiglio. è un film divertente ma che lascia un stretta al cuore...

08 novembre 2008

Notti calme, sogni belli... è ora di farsi una filtrofiore bonomelli

Stanotte ho sognato veramente di tutto, i peggiori incubi!

L'apice però stato raggiunto alle 3 di stanotte.

Stavo sognando una cosa un po' balzana: la Francia aveva costruito un'altra centrale nucleare sul nostro confine (e chi mi conosce lo sa che ho un certo timore per il superfenix) e quindi noi avevamo dichiarato guerra ai cuginastri francesi. Solo che venivo arruolata a forza pure io. Ecco alle 3 mi trovavo con un fucilone nel mio orto che mi costringevano a sparare a un manichino e io stavo urlando "noooo io non sparo, io non sparo! io non uccido!" et simili.
Ora una piccola nota: io e mia sorella dormiamo in camera insieme e i nostri letti hanno la testa contro testa (guardate questa foto se volete farvi un'idea: il letto su cui son seduta è quello di Fra e lei ha il cuscino verso il mobile, al di là del mobile c'è il mio letto che ha pure lui la testa verso il mobile e dove vedete quei ciapapuver vicino al telefono ora, e di solito, c'è un bordello assurdo).
Alle 3 stanotte ha finito di leggere Le cronache del mondo emerso che nelle ultime due settimane hanno catalizzato la sua attenzione. solo che alle tre la signorina è già un po' rincoglionita, quindi nel posare il libro ha fatto cascare tutta la montagna di libri sul mio cuscino e sulla mia testa!
Ho solo fatto un salto nel letto che la metà bastava: pensavo che i francesi ci stessero bombardando. io, come Obama, sono contraria alle armi in casa: infatti volevo strozzarla a mani nude! :)

07 novembre 2008

Dolcezza

Alfie mi ha dato questo premio e ne son molto lieta!

il regolamento del premio lo trovate qui insieme al codice per mettere l'immagine.



i miei premiati sono:

Digito --> è un papà dolcissimo
Luce --> se non è dolce lei chi lo è?
Margy --> il premio mica è per lei eh :) è per il suo micino
Mina --> perchè la dolcezza non è melliflua, è anche tosta
Mistral --> perchè le sue ultime creazioni sono morbide e romantiche
Sergio --> perchè è un uomo innamorato e che sta lottando... e questo è un modo come un altro per fargli sentire che gli sono vicina
LaStefy --> poche parole ma sempre con tanto significato, grande stefy!

04 novembre 2008

Esplosioni



Oggi si è sfiorata la tragedia. Nella mia borsa azzurra.

Avevo assistito a una cosa del genere alle elementari e mi ricordo il puzzo dolciastro come fosse ora. Nella mia classe c'era un bimbo grassottello che poveretto all'intervallo aveva lo yogurt. non ricordo se sempre alla fragola ma senz'altro quel giorno era fragola. Gli è esploso nello zaino, forse dopo che l'aveva sbattacchiata un po'. Ricordo ancora la puzza che arrivava in corridoio nonostante la maestra avesse spalancato tutte le finestre.
Oggi pure a me è esploso lo yogurt, alla fragola!
ma meno male che ho una sorella intelligente che mi ha insegnato che le cose si mettono nei sacchetti, perché non si sa mai cosa può succedere.
Due anni fa siamo andate in trasferta a vedere il curling alle universiadi con quel Giuda di Lerch e la sorella fustigante. Arrivate a Pinerolo davanti alla palazzetta ci piazziamo su una panchina pronte a scrofanare tutto quello che ci eravamo preparate da casa. Ingenuamente apro trulla trulla lo zaino e il Socio inorridisce:
ma non ci posso credere... tu dimmi come ti è venuto in mente di mettere i succhi così nello zaino?
ma tu ci pensi se il succo scoppiava?!
ma in terza elementare la mamma l'ha spiegato a me, a te perché no?
ma tu ridi perché sei cretina e non ti rendi conto di quello che poteva succedere!
E Lerch il Giuda invece di dire va bhe non è esploso tutto è bene quel che finisce bene, cosa fa? "eh ma Fede anche tu... effettivamente... mettere i succhi così senza sacchetto!"
Bene quel giorno (e i mesi a seguire in cui mi è stata rimproverata la cosa, e quando dico mesi non lo dico come modo di dire) le ho un po' odiate, ma oggi vi ringrazio amiche mie. perché se oggi sono tornata sana e salva a casa, con i miei libri incolumi, è grazie a loro che mi hanno insegnato sul campo le nozioni di prima sicurezza.
Grazie Socio e Lerch.

02 novembre 2008

Io amo i Santi

vi confesso che i Santi sono tra i miei giorni dell'anno preferiti. Perché è una giornata in cui si sta tutti insieme: dacché mi ricordi io dopo il giro al cimitero si va tutti quanti a casa della nonna a mangiare castagne e torta. e io adoro le castagne bollite!
quando eravamo noi, io e fra intendo, le più piccine venivamo ingozzate di castagne che ci venivano accuratamente sbucciate. Da quando c'è pure Franceschina e non parliamo di quelle due fogne dei gemellini ci siamo dovute convertire pure noi a sbucciatrici, Così ieri delle castagne che ho pelato ne avrò mangiate sì e no un quarto e ci ho rimesso anche quasi un ditino che Giadina con un po' troppa foga per addentare la castagna mi ha cagnato.
però mi son troppo divertita a fare il trenino, prima in stile capodanno per la casa della nonna e poi in versione cavalluccio sulla poltrona con tutti e tre in braccio. con Franceschina che invitava i suoi fratelli a BLITERARE i biglietti se no il treno non parte e Giadina che quando il treno andava troppo piano perché era solo una canavesana urlava "più velose più velose... diventa l'INTESSITY!"

01 novembre 2008

Avviso ai naviganti di ottobre

Anche questo mese son giunti sotto i ciliegi diversi naviganti che cercavano ben altro... e io che sono una principessa molto gentile ho deciso di dar loro dei consigli per soddisfare (o almeno provarci) a soddisfare le loro richieste.
    • cerco casa o villa ad ala di stura torino: non mi capacito di come mai google ti abbia spedito da me ma penso che tutte le altre pagine che ti uscivano fuori esclusa questa ti potessero essere più utili!

    • poesia montale mille scale: qua non so... se cercavi milioni di scale potresti cercare su un sito di montale, fino a casa mia invece sono solo quaranta scalini. dipende da quanta voglia di faticare hai!

    • convento de alcolman: spiace ma l'unico alcolman incontrato negli ultimi mesi mi ha regalato dei preservativi, non credo stia in convento.

    • l'olifante e orlando: prova a chiedere a mia sorella, lei lo suona benissimo l'olifante.

    • ognuno: qui non so proprio che dire... ma perché uno dovrebbe cercare ognuno su google?

    • mortisia: avvicinandosi l'inverno devo dire che il mio colorito è quello quindi forse hai trovato quello che cercavi.. se invece sei rimasto insoddisfatto puoi sempre chiedere maggiori informazioni alla mia amica Lerch.

    • tacchi/foto tacchi: come già detto io ho un solo paio di stivali con i tacchi e non li cedo a nessuno quindi meglio se cerchi altrove.

    • test divertenti per blog: secondo le mie indagini dovrebbe essere giunto così il simpaticissimo Fabrizio in questi lidi, non so se lui si è divertito ma a me ha fatto tanto ridere!

    • sauna nuda: non sono neanche voluta andare alle terme con Bart e Lerch, non me ne intendo di saune. prova a cercare terme, magari poi trovi la sauna e qualcuno nudo dentro.

    • confessioni segrete incesto: le mie di confessioni erano di tutt'altro stampo e purtroppo o per fortuna non conosco nessuno da consigliarti... di regola generale posso dirti che nelle soap quando sembra ci sia l'incesto poi c'è sempre la gabula per cui i due interessati non sono più parenti, quindi evita di cercare lì!

    • cazzi: l'ho lasciato per ultimo perchè è lui che vince il premio di ottobre... che ricerca è cazzi? un po' vaga cmq... ti consiglierei di chiedere a qualche blogger del Ticino: ho letto su facebook che da quelle parti piovevano cazzi, magari trovi quello adatto a te!