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05 settembre 2016

La nuvoletta di Fantozzi non va mai in vacanza

La nuvoletta di Fantozzi non va mai in mancanza, anzi quando io sono in vacanza fa pure gli straordinari.

Alcuni fantastici momenti ricordo della mia vacanza polacca...
Non ho fatto foto sotto il diluvio preso alla GMG a Cracovia, ero troppo pigiata per prendere il cellulare.
Fonte: web
malbork-danzica
Castello di Malbork -Danzica: ho giusto fatto in tempo a finire la visita e prendere un acquazzone incredibile fino alla stazione
dove-è-iniziata-la-seconda-guerra-mondiale
Monumento a Westerplatte - Danzica- (dove è iniziata la Seconda Guerra Mondiale), dopo un bel temporale
hel-danzica
Ma fattela una giornata al mare a Hel, sul Baltico!
varsavia-foto-pioggia
Per vedere la sirenetta di Varsavia mi sono messa le infradito perché pioveva così tanto che le mie scarpe da ginnastica sarebbero state inutili. L'unica alternativa utile sarebbero stati degli stivali di gomma.
Tutto questo per dire che in questo ultimo scampolo di estate mi concederò qualche giorno a Roma e la capitale sembra già pronta a riaccogliermi nel più classico dei modi... indovinate un po' quando sarò a Roma!!!

Potrebbe (sadicamente) interessarti anche il post sulla pioggia dei miei viaggi

15 dicembre 2014

La nuvoletta di Fantozzi

Felinia
Sono arrivata a Buenos Aires domenica 2 novembre,
Il 2 novembre a Buenos Aires era quasi estate, in teoria.
In realtà pioveva, pioveva come neanche a Torino piove il giorno dei morti.

Ecco con un colpo di classe da vera professionista della sfiga sono arrivata a Buenos Aires nel pieno di una pioggia torrenziale che ha allagato diverse zone della città.
E ci sono arrivata con le converse viola e un ombrellino di quelli piccoli che è durato 20 minuti.

Vi giuro che ho pensato seriamente di riprendere un pullman, anche il più scrauso che ci fosse in circolazione, e tornare a Mendoza... ma poi per fortuna non l'ho fatto!
Certo la pioggia ha complicato un po' i miei piani e alla fine non son riuscita a vedere tutto quello che volevo, come la libreria più bella del mondo, ma ho scoperto cose che altrimenti mai e poi mai mi sarei sognata di vedere... che cosa ve lo racconterò presto!

Qui sotto la parodia di una delle canzoni più ascoltate in questa estate argentina: Bailando di Enrique Iglesias diventa Lloviendo!

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Aggiornamento: grazie alla pioggia però ho scoperto un posto bellissimo: il Malba, Museo di Arte Latino Americana di Buenos Aires.

17 ottobre 2014

Uomini e tomini

Il mio T9 non riconosce la parola "uomini", ma solo tomini. Uomini la devo inserire manualmente.

Sono cose su cui riflettere all'alba dei 29 anni
?

Ho tante cose da raccontare ma internet da casa è scomparso da una settimana e dal cellulare divento scema a scrivere... vedró come organizzarmi!

Buon fine settimana a tutti!

27 aprile 2014

Cile & Le strade dei miei viaggi

Partenza per il Cile prevista alle 2 di notte con una macchina immatricolata nel 1991.

A seguire l'elenco degli imprevisti surreali accaduti in soli 4 giorni, e sappiate che la macchina non ha dato mai problemi... perché in Cile, praticamente, non è arrivata!

Potrebbe sembrare un racconto surreale ma è tutto vero... lo giuro!

  • Ancora dentro Mendoza becchiamo una sparatoria mentre passiamo in macchina per una via. nessuno dice nulla e si va avanti.
  • Arriviamo al confine con il Cile e la macchina si spegne. Entriamo nella dogana in folle. [la macchina poi ripartirà senza problemi]. nessuno dice nulla. 
  • Alla dogana scopriamo che gli argentini sono matti: una persona non residente in Argentina (come noi o il nostro tutor che è cileno) non può espatriare con una macchina argentina. Il motivo è molto semplice, secondo il doganiere: se uno in Cile prende una multa, a chi viene recapitata? Non vi impegnate troppo per provare a capire perché la logica non c'è. 
montagna-cile-argentina
Sull'Aconcagua, foto dal pullman
  • In tutto questo erano tutti impanicati tranne io, che per sentito dire sapevo che i doganieri argentini "amano molto i regali": queste voci non sembrerebbero essere vere. Abbiamo aspettato dalle 5,30  alle 11,30 del mattino in una dogana a 2500 metri in una macchina senza riscaldamento: il doganiere non ha richiesto nessun pensierino.
  • Riusciamo a trovare un passaggio su un pullman (che ovviamente erano tutti pieni per le vacanze di Pasqua), ma prima dobbiamo passare la frontiera cilena! I cileni son fissati con la protezione fito-sanitaria: non si può portare in Cile nessun prodotto di origine vegetale o animale, che significa che per una mela possono multarti come per un panino al prosciutto. Segue controllo minuzioso e scrupoloso di bagagli e bagagli a mano... e altro tempo fermi in sta cavolo di dogana!
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Caracoles cilene: i mille tornanti!
  • Segue una minivisita di Santiago del Cile, dove per mini si intende il Palazzo del Governo e una piazza. Poi eravamo troppo distrutti.
  • Il giorno dopo si parte per Isla Negra, località balneare sul Pacifico e famosa perché Neruda se ne era innamorato e aveva un villone. Arriviamo senza troppi problemi, ma io nel frattempo son riuscita a bloccare la carta di credito perché son demente.
    neruda-oceano
    Profilo di Neruda che guarda il mare
  • Le persone che ci ospitano hanno origini italiane e dicono "oh come ci piacerebbero gli gnocchi", una delle ragazze che è con me -invece di fare orecchie da mercante- si propone di farli e quelli accettano. Passiamo il venerdì pomeriggio, anziché spaparanzati sull'oceano, chiusi in una cucina a preparare qualcosa come 5 kg di gnocchi. 
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Oceano Pacifico
  • Il giorno dopo vorremmo andare a visitare la casa di Neruda, ma scopriamo di non aver più abbastanza pesos cileni. 
    isla-negra-casa-neruda-tramonto
    Tramonto sul Pacifico, con vista sulla collina di Neruda
  • Scopriamo che nell'oceano tutto è grande, anche le alghe! A me personalmente schifano!
alghe-schifose
"pacifiche" alghe
Incredibilmente torniamo a casa il giorno di Pasquetta senza problemi alle 4 del mattino, freschi come delle rose per andare a lavorare... 
Io però nonostante tutto questo del Cile me ne son innamorata, voglio tornare al più presto!!!
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Cartelli stradali tranquillizzanti

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Con questo post partecipo al Senso dei miei viaggi dal tema le Strade dei miei viaggi.
Monica perdonami per la modalità, ma caricare le foto con questa connessione è un'impresa e non ce l'avrei fatta a fare un altro post...
Le foto che "partecipano" sono:
- la prima della montagna alla dogana: la dogana è una cosa che per me che son abituata a gironzolare liberamente per l'Europa mi appare terribilmente anacronistica;
- quella delle alghe putride ed enormi: sui sentieri dei miei viaggi a volte scopro che nemmeno pensavo esistessero!
- quella del cartello Tsunami: i cartelli stradali sono un mondo fantastico!

20 aprile 2014

dal cile

Giuro solennemente che quando tornerò da questa vacanza cilena vi racconterò tutto nei minimi dettagli.
giuro che non aggiungerò nulla che non sia veramente accaduto.

Sembrerà un racconto surreale, ma voi promettete che mi crederete



Buona Pasqua da una terra meravigliosa e che non finisce mai di stupire... per colazione c'è il colacao!!!

31 dicembre 2013

MMXIII piccolo bignami

capodanno-2013Il 2013 è stato un anno di parola: nel giro di poche ore mi era già chiaro come sarebbe andata, ve la ricordate la storia della mia lanterna? Il 2013 è stato ricco di grandi slanci e di grandi delusioni, ma credo che sarebbe potuto andare decisamente peggio. E a ben guardare non posso neppure lamentarmi troppo: un anno che non ha portato nulla, ma non mi ha nemmeno levato niente. Un anno che dà come risultato un bello 0.

Ecco mese per mese una sola cosa che deve essere ricordata.

Gennaio: la lanterna di Capodanno, che ancora fa ridere diverse amiche!
Febbraio: è sempre il mese di Sanremo e le nostre fantastiche trovate!

Marzo: per diverse settimane a casa di Ila ci siamo trovate per un po' di sano e bel cinefigo! Film mediamente poco soddisfacenti, ma ottima compagnia!
Aprile: è stato un mese tremendo, di incubi che sembrava stessero tornando. Aprile ha solo 30 giorni grazie a Dio
Maggio: un simpatico incontro tra blogger dal sapore di una macedonia
macedonia-torino

Giugno: mi è sanguinato più di una volta copiosamente il naso. Non mi era mai successo prima in 27 anni e non mi è più successo. Non sono morta come avevo inizialmente previsto pensando a questo:

Luglio: l'esperienza dell'Estate Ragazzi è stata super stressante, ma anche super divertente
Agosto: le ansie legate alla "nuova esperienza di formazione", tante promesse...
Settembre: a Milano ho fatto cose che abitualmente non faccio, conosciuto gente e mi son confrontata con esperienza diverse dal solito. Alla fine preferisco la mia vita di casa di sempre, la mia monotonia. Prima lo sapevo, ora ne ho la certezza: la mondanità non è il mio pane
Ottobre: c'è stato da digerire un bel "no", ma credo sia stato meglio così
Novembre: per la prima volta son andata al mare d'inverno
Dicembre: tornare a Roma, quanto mi piace questa città!!!




27 marzo 2013

Love is all you need

Love is all you need racconta il matrimonio di due ragazzi danesi che vengono a sposarsi in Italia e sopratutto l'incontro/scontro tra i futuri consuoceri: la mamma di lei è una parrucchiera con un sacco di guai, tra cui un marito deficiente e il papà di lui è un manager cattivo, vedovo e abituato a non dare confidenza a nessuna. 

La visione del trailer mi aveva fatto pregustare un film decisamente più divertente di quello che poi ho realmente visto. Una commedia mediocre, senza lode e senza infamia.
Può essere che il mio giudizio sia stato leggermente influenzato dall'invidia provata nel vedere le immagini bellissime dei luoghi dove il film è ambientato: Sorrento. Mare cristallino, spiagge a picco sul mare, sole, ma soprattutto piante cariche di limoni. Limoni, Limoni ovunque. E a me due anni fa mio papà ha regalato una pianta di limoni perchè potessi fare tanti dolcini con la buccia di limoni sicuramente non trattati. Provate ad indovinare quanti miei limoni ho raccolto in due anni..... 

26 febbraio 2013

Cronaca di una doccia (fredda)

Guardo Mentana. Mentana che è ancora fresco come una rosa. Mentana che non è ancora isterico e nevrtotico, scherza con i suoi inviati. Dicono che i primi exit poll danno Bersani vittorioso, son solo le 4 ma son calma, vado a farmi una doccia che tanto qui è tutto tranquillo.
Da sotto la doccia sento il telefono squillare, ma tanto fuori è tutto tranquillo: tanto quello chi lo rivota?
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Messaggio di T: Non ci posso credere!
F: - che cosa? [non possono essere così coglioni... sicuramente ha letto qualche news su qualche telefilm. si-cu-ra-men-te]
T: - Ma non stai guardando la tv?
F: - Stavo facendo una doccia. Ti prego usa del tatto nel fare le tue comunicazioni.
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Seguono ore di trombe, suscettibilità (pari a quella di Mentana), mutismo, incazzatura. Ma soprattutto stupore. Perchè io non me ne capacito che il 90% delle persone a cui parlo di Babbo Natale mi guardi come un'aliena anziché come un'elfa, ma poi un 30% creda al tizio che gli ridarà l'imu e ha comprato Balotelli (ma non avrebbe mai venduto Kakà).

01 gennaio 2013

Presagi 2013

Capodanno in montagna, senza neve.
Capodanno con gli amici, pochi ma buoni: tante risate e tanto buon cibo cucinato in casa con un menù ormai testato negli anni e poche variazioni.
Capodanno con una novità, dovuta alle mode: le lanterne volanti, che fino a qualche anno fa non sapevamo neanche cosa fossero e prontamente acquistate dai cinesi.

Prima si deve aspettare che gonfino per lasciarle andare, magari pensando ad un desiderio:

Poi tutti con il naso all'insù a vedere dove volano in alto questi marchingegni con un bel coro di ohhhh!

E all'improvviso vedi i tuoi amici quasi rotolarsi per terra dalle risate perchè una lanterna si è spenta e dopo un brevissimo volo sta rovinosamente precipitando verso terra... ed è proprio quella rossa ad impigliarsi nell'albero dei vicini!!

Se questo è l'inizio del 2013... sono in una botte di ferro!!

01 dicembre 2012

Mentre il tuo sorriso splende eternamente

Esistono nella mia vita periodi in cui badolo da un posto all'altro, senza concludere nulla.
E poi ci son giorni come questi dove si concentra tutto e di più.

Ieri e oggi ho dato due concorsi in un comune qui vicino. Ci son rimasta davvero male. Avevo studiato tanto, avrei potuto studiare di più ne sono certa, però ero preparata. Soprattutto ieri il tema l'ho fatto proprio bene. Ma il quiz era fatto davvero in modo assurdo, con quesiti su argomenti di cui non avevo mai sentito parlare e nemmeno citare. Ieri son arrivata a casa ed ero furiosa, sul punto di mettermi a piangere dal nervoso. Sono una che spesso trova giustificazioni a se stessa ma non su scuola e studio: so quando dò il massimo, quando no e quanto avrei potuto fare di più. Avrei potuto fare meglio i temi? sicuramente sì, ma sul quiz sento di avere la coscienza pulita. Che non è la più grande delle consolazioni e mi sembra di aver veramente sbattuto via un sacco di tempo: i mesi passati in stage e tutto il mese di novembre passato a studiare.
L'unica consolazione è che almeno non ho rinunciato al concerto di Emma di giovedì sera per studiare!

Era una serata che aspettavo da un mese, non solo perchè io adoro Emma ma anche perchè ci sarebbero state le mie amiche più care.

Il palco era piccino, semplice forse anche troppo, probabilmente pensato per spazi più piccoli e meno capienti.
Quando la vedi dal vivo capisci perchè andava d'amore e d'accordo con Kekko dei Modà: stesso modo un po' tamarro di intrattenere il pubblico e di rotolarsi per terra. Ma anche la stessa semplicità, la stessa trasparenza e la stessa capacità di godere dello spettacolo che si ha davanti e per cui si è faticato tanto: il Palaolimpico di Torino bello pieno!
Questa volta non eravamo sotto il palco ma sugli spalti, ma la lontananza (comunque non eccessiva) e il sedere quasi sempre appiccicato alla seggiola non hanno impedito di esaltarci un sacco, urlare e cantare a squarciagola.
Una delle prime puntate di Amici Emma disse che a lei quando cantava le si alzava il pelo sulle braccia. Ricordo che in quell'occasione con Fra ci dicemmo "minchia se è burina questa". E l'altra sera ci siamo guardate e ci siamo dette invece di un più sobrio "fa venire la pelle d'oca" un bel "mi si alza lu pilu".
Questa è la forza di Emma: sapere emozionarti, colpire alla pancia del pubblico e darsi completamente alle persone che ha intorno! E quando le persone lo percepiscono che chi hanno davanti è una persona vera allora è festa davvero.
Bravissima!!!
Poi è logico che il pensiero ogni tanto non poteva che correre a chi Amici me l'ha fatto conoscere ed amare anche più di quanto avrebbe voluto fino a creare un "mostro", a chi mi piace pensare che se le cose fossero andate diversamente al concerto ci sarebbe venuta e avrei tanto voluto vicino a me e, in fondo, credo che se non altro per solidarietà con chi ho trascinato con me alla fin fine ci fosse. E ne son felice.


02 luglio 2012

Le furie rosse

Le abbiamo prese talmente tanto che non si poteva più dire niente.
Che uno guardava l'orologio sul maxischermo solo sperando che finisse sto strazio, e non solo perchè mi scappava tantissimo la pipì.
Che perdere contro gli spagnoli spiace, ma non mi fa rosicare: son fortissimi ma sono anche i cugini simpatici.
E quindi va bene così. Diceva la volpe all'uva.

E poi di queste settimane non è mica tutto da buttare.
Per dirne una, a me andare in oratorio a vedere la partita mi diverte un sacco: sempre seduta nello stesso posto, fai quelle due parole tra il primo e il secondo tempo e quei discorsi che a me che non ho idea di cosa sia il fuori gioco mi danno tanta soddisfazione.


Per esempio, son settimane che mi interrogo su chi sia meglio tra Bonucci e Balzaretti...
E voi avete fatto delle "nuove" scoperte in questi Europei?
Si accettano suggerimenti, che si sa che io son miope forte e potrei essermi persa qualcosa!


10 giugno 2012

Quando il troppo stroppia

Ovvero i risultati di un sabato di eccessi:

Troppo sole al mattino e ora ho il naso così:
Opera di Santiago Ydanez
Troppa pioggia al pomeriggio e le mie scarpe di tela erano ridotte così:

Appunti per il futuro: ricordarsi di fidarsi del meteo e non delle proprie "intuizioni".
Colonnello Federica Bernacca.


05 giugno 2012

Carlo XI

Eccomi a rispondere agli 11 quesiti di Carlo.

1. Coltivi qualche hobby insolito?
Colleziono foto di copertine di Harry Potter in giro per il mondo.
Come hobby non è assolutamente dispendioso né in termini di denari né di tempo, però mi procura facce basite quando chiedo a qualcuno che so che sta partendo all'estero "senti, se vai in una libreria me la fai una foto agli Harry Potter?". Anzi da già che l'estate e le vacanze sono alle porte... se vi capitasse io vi ringrazio!

2. Sei in auto e ti si buca una gomma. Che fai?
Faccio quello che ho fatto quando mi è morta la batteria: telefono a mio papà sull'orlo di una crisi di pianto e gli chiedo cosa devo fare. Lui prima mi insulta perché queste cose me le ha già spiegate e poi mi dice cosa devo fare. Escludo di essere in grado di cambiarmela.

3. Hai un angolo "tuo" in casa?
La mia camera la divido con mia sorella, ma non ho l'abitudine di starci molto: ci vado giusto a dormire e anche quando studiavo raramente lo facevo di lì.
L'angolo che sento più "mio" è il giardino.

4. Siete mai stati a Napoli?
No, ma mi piacerebbe tanto venire a vedere i presepi e mangiare una vera pizza napoletana!
Però una decina di anni fa son stata sulla costiera amalfitana: Sorrento, Amalfi, Massa Lubrense Capri e Pompei.

5. Ma non si vivrebbe meglio senza telefoni cellulari?
Credo di sì, ma io sono una di quelle che ha sempre il telefono in mano e rischia di prendere un palo quando cammina perchè è sempre dietro a messaggiare.

6. Hai una sola possibilità: dolce o salato?
Io amo molto il salato però mi costa più fatica perché devo sempre controllare che non ci siano tonno, prosciutto, wurstel e cose varie nascosti in qualche farcitura.

7. Hai mai scelto di proposito di fare una scelta sbagliata?
Qualche volta, pur sapendo che stavo facendo una cavolata, me la sono raccontata per convincermi che in fondo in fondo era una cosa giusta.

8. Guarderai le olimpiadi?
Sono allergica alle attività sportive, anche altrui.
Coerentemente con quanto appena detto però guarderò gli Europei di calcio.

9. Come sarai tra dieci anni?
Un po' più grassa mi sa.

10. Di che colore sarebbe la tua automobile ideale?
Un colore che tenga il pulito, visto che la macchina a me la lava quasi esclusivamente la pioggia.
Mi piacerebbe rossa.

11. Hai mai pensato seriamente di emigrare all'estero?
Ci ho pensato spesso e seriamente e qualche anno fa era quello che volevo.
Ora ci penso spesso ma non seriamente.

11 maggio 2012

La casa sul'albero

Diversi mesi fa sfogliando il blog di Turista di mestiere avevo visto che ci son agriturismi che offrono al posto delle solite stanze un pernottamento in una casa sull'albero.
Mi era sembrata una cosa divertentissima e l'avevo subito comunicato alle amiche dicendo: "Ma che figo!! andiamoci anche noi dai, ci facciamo un fine settimana diverso!".
Io la casa sull'abero me l'immaginavomolto spartana: roba da sacchi a pelo e tanta capacità di adattamento.

Qualche giorno fa, e ne sono ancora sconvolta, ho letto su Repubblica che il tree-housing va sempre più di moda dall'Amazzonia alla Svezia. Perché ovviamente se una roba diventa di moda chiamarla Casa sull'albero non va più bene e ci va il nome english.

Ho scoperto che una notte sulla casa sull'albero immersi tra gli ulivi e i campi di lavanda e la prima colazione vicino a Viterbo è una cosa non per squattrinati con lo zainone ma è una proposta superchic ed elegante. Costo 390 euro a notte per una doppia.
Ci son rimasta malissimo :(
Però potrei farmene una un po'più semplice in giardino ed affittarla a 50 € a notte, che ne dite?

03 maggio 2012

Le ciliegie ai piedi

Io non sono un'amante della moda: difficilmente leggo blog modaioli o riviste sull'argomento.
Non mi piace neanche tanto andare a far compere: partire apposta per girare per negozi è quasi una tortura. Sono una rompiballe, lo so.

Però qualche settimana fa sfogliando DonnaModerna ho visto la pubblicità di queste belle scarpe ciliegiose da Deichmann a 20€ che fanno tanto estate. Deciso che mi piacevano e che le volevo, punto e basta. Ieri son partita apposta per andare nel negozio più vicino per comprarle al più presto, prima che qualcun'altra me le fregasse e finisse il mio numero.

Le ho adocchiate, viste, esaminate attentamente... e ho concluso che mi fanno schifo.
#momento delusione.

06 gennaio 2012

Capodanno - al Casinò

Se c'è una cosa che proprio non sopporto è il gioco d'azzardo, ma a Capodanno siccome erano tutti contenti e convinti di passare al Casinò della Vallée mentre scendevamo da Aosta ho dovuto fare bella faccia a cattivo gioco. Più o meno, ad esser sincera perché ho piazzato su due belle trombe e mi son rifiutata categoricamente di giocare anche solo un centesimo.

Non vedo perché chi ha tanti soldi dovrebbe buttarli via e soprattutto chi non ne ha da buttar via dovrebbe rischiare di perderseli quando si sa che alla fine vince sempre il banco.

Io però credevo che fosse un posto "figo", non dico esclusivo ma per lo meno di un certo livello. Le persone che erano in sala erano quasi tutti vestiti in modo sportivo e di giacche e cravatte ne ho viste ben poche e anche nel parcheggio, fatta eccezione per una Porsche, le macchine erano tutte normali. Gli altri dicevano che i clienti di lusso vero frequentano altre sale, mah.
Anche il posto in sé però mi è sembrato davvero triste: una specie di bowling meno chiassoso e tamarro. C'erano tantissime slot machine che devo ancora afferrare quali siano le differenze dalla macchinette dei bar e delle roulette non capisco il fascino.

Non mi beccano più, questo è sicuro.

01 novembre 2011

Ipod 10.0

Per fare il meme proposto da Trinity e Maruzza mi manca la cosa essenziale: l'ipod.
Infatti la sfida sta nel pensare di poter caricare solo 10 canzoni e selezionarle.
Io ho un mp4 fighissimo regalatomi qualche compleanno fa ad un compleanno.
Beh, voi penserete che la cosa si possa fare pure con il mio. No, il mio purtroppo è più restrittivo ancora.
Da 3 anni ormai uso solo più la radio perchè ho toccato qualcosa e non mi fa più caricare neanche una canzoncina.

Ho però pensato che se riuscissi a riconquistare un po' di spazio in quell'infinita memoria vuota le 10 canzoni che caricherei sarebbero:
- Adele, Someone like you
Nevermind I’ll find someone like you, I wish nothing but the best for you too... Don't forget me! 

- Whitney Houston, I will always love you



And I wish to you joy and happiness.But above all this, I wish to you love. 


- Massimo Ranieri, Perdere l'amore

Prendere a sassate tutti i sogni ancora in volo: li farò cadere ad uno ad uno,spezzerò le ali del destino e ti avrò vicino...


- Laura Pausini, Incancellabile
Ora e per sempre resterai, dentro i miei occhi, incancellabile

- Mia Martini, Piccolo uomo
Che giorno triste questo mio se oggi tu ti liberi di me, di me che sono tanto fragile e senza te mi perderò 

- Antonello Venditti, Amici mai
Certi amori non finiscono: fanno dei giri immensi e poi ritornano

- Fabrizio De Andrè, Verranno a chiederti del nostro amore
Non sei riuscita a cambiarmi. Non ti ho cambiato, lo sai.


- Tiziano Ferro, Ti scatterò una foto
E nell'ansia che ti perdo ti scatterò una foto...

- Marco Mengoni, In un giorno qualunque
Vedi: si rimane in piedi anche se tu non ci credi!

-Jovanotti, Fango

Io lo so che non sono solo anche quando sono solo

22 ottobre 2011

JMJ giorno 10: Cuatro Vientos

Cose da ricordare:

- Il risveglio con la voce dell'altoparlante che avvisa che nella notte si è persa una donna polacca di 83 anni: quando si dice essere giovani dentro!

- La Messa con il Papa: per i miei gusti un po' troppo formale. è stato un momento importante, solenne ma nel mio cuore credo che rimarrà più impressa l'energia e il clima della grande Messa di Tarragona. Questo ovviamente va al di là dei contenuti.

- L'annuncio che la prossima Giornata mondiale della gioventù si terrà a Rio nel 2013. Con conseguente festa dei brasiliani accampati dietro di noi e di coloro che avevano "scommesso" sul Brasile come prossima meta.


- La fuga da Cuatro Vientos: io avrei preferito restare ancora nel luogo della Messa finita la celebrazione. Come avevamo fatto a Colonia, dove avevo scambiato la mia bandiera italiana con una tedesca per poi riscambiarla con la maglietta di una ragazza della Diocesi di Bergamo. Questi sono momenti belli dove con la scusa dello scambio si possono scambiare quattro chiacchiere con ragazzi di tutto il mondo!
Ma gli altri gruppi che erano sul nostro pullman hanno insistito per partire subito subito. Brutta cosa la democrazia ^_^

- Giunti fuori alla stazione della metropolitana ho scambiato il mio cappello degli italiani con uno di paglia di una francese con scritto sopra Toledo. In fondo a casa avevo già un cappello molto simile ricordo di Colonia, uno arancio di Loreto e uno rosso della sacca del pellegrino spagnolo.

- Sempre alla metropolitana una decina di noi, tra cui pure io, ha fatto una scelta furbissima: abbiamo consultato un taxista chiedendogli quanto ci sarebbe voluto a piedi da dove ci trovavamo a raggiungere la fermata della metro dove saremmo dovuti scendere e, dopo che ci aveva detto che ci voleva mezz'ora a piedi, abbiamo abbandonato il gruppone per metterci in cammino con i nostri zainetti, borsette, pallone e balle varie.

- Per strada abbiamo trovato tante persone gentili che dalle loro abitazioni ci hanno rinfrescato con le pompe: in particolare una nonna che dal suo giardino ci innaffiava con la pompa mentre i nipotini sguazzavano tutti contenti nell'acqua.

- Ho visto più di Madrid in questa camminata che non in tutti gli altri giorni: alla faccia della mezzora del taxista, avremo camminato per tre ore buone. Quando tentavamo di infilarci in metropolitana le trovavamo strapiene o addirittura in una la polizia ci ha fatto uscire perché la stavano chiudendo per quanto fosse congestionata la linea. Sembrava non finire mai. E quando è finita, cioè abbiamo raggiunto gli altri che ci avevano messo neanche un'ora con la metro, sarei voluta scappare a gambe levate visto che quelli -un po' giustamente- ci guardavano di bruttissimo!

-Avrei voluto salutare Madrid dal finestrino del pullman: ma mi sono addormentata come un sasso prima ancora che l'autista mettesse in moto.

Cose da portare a casa:
-Ditegli: Gesù, io so che Tu sei il Figlio di Dio, che hai dato la tua vita per me. Voglio seguirti con fedeltà e lasciarmi guidare dalla tua parola. Tu mi conosci e mi ami. Io mi fido di te e metto la mia intera vita nelle tue mani. Voglio che Tu sia la forza che mi sostiene, la gioia che mai mi abbandona.
-Permettetemi anche che vi ricordi che seguire Gesù nella fede è camminare con Lui nella comunione della Chiesa. Non si può seguire Gesù da soli. Chi cede alla tentazione di andare «per conto suo» o di vivere la fede secondo la mentalità individualista, che predomina nella società, corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di finire seguendo un’immagine falsa di Lui.
-Il mondo ha bisogno della testimonianza della vostra fede, ha bisogno certamente di Dio.

06 settembre 2011

JMJ giorno 5: Madrid

Cose da ricordare:
- la scoperta di un polmone verde come il Parco del Buen Retiro nel bel mezzo di Madrid
-la delusione nel capire che gli scoiattoli son poi solo dei topi con una bella coda...ma comunque simpatici eh!

-lo stupore di incrociare nel proprio cammino un roseto: roba da principesse vere!

-l'incredulità quando dopo aver scattato una foto a caso tra il proprio gruppo e un altro, un ragazzo si avvicina dicendoti "ma tu non sei l'amica di mio cugino T.?" Risposta esatta: ritrovarsi dopo anni alla GMG a Madrid!

- La coda infinita per accedere al Museo del Prado, coinvolgendo un gruppetto di peruviani ma soprattutto un gruppone di coreane a cantare nella loro lingua Tanti Auguri a Sara che compiva 18 anni a Madrid


-la visita rapidissima del Museo (ci eravamo divisi in due gruppi per non abbandonare gli zainetti, quindi abbiamo fatto un'ora di coda e 45 minuti dentro!), scoprendo un certo Goya... che prima era uno tutto precisino e poi ha cambiato un po' stile!!


- "Desculpame donde està Guernica?" "En otro museo: al Reina Sofìa". cose che ti fanno apprezzare ancora di più la coda di cui ho parlato sopra, e che poi non si dica che i giovani non amano l'arte tra l'altro!!


-la deficienza (mia) di sdraiarsi prima su un prato molto umido a pancia in su e poi, per asciugarsi, buttarsi a pancia in giù.... proprio sopra un maledettissimo e schifosissimo cicles!

La foto dei misfatti ci sarebbero anche ma sono poco edificanti!!!

- la noia di non-ascoltare la Messa di apertura della GMG perché ci si è piazzati troppo lontani dai maxi schermi e dagli altoparlanti: ecco perchè quello spazio era stato snobbato da tutti quelli passati prima!!!

Cose da portare a casa:
- Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede...” (Cfr Col 2,7)



01 settembre 2011

JMJ giorno 4: verso Madrid

Cose da ricordare:
- Tutto quello che ho sentito dire sulla Meseta spagnola è verissimo! Nel "giorno" di viaggio tra Tarragona e Madrid fuori dal finestrino abbiamo visto solo piattume, terra rossa, a tratti quasi desertica, e qualche pala eolica. Che ora capisco perchè dicono che sia il pezzo peggiore del cammino di Santiago, e non sono poi così dispiaciuta di averlo saltato!

- Lo scoprire, mentre si passa sul meridiano di Greenwich, perchè gli spagnoli mangiano ad orari impossibili (qui viene fuori l'etnocentrica che vive in me!): si son piazzati sul fuso sbagliato!!! Effettivamente non veniva mai notte...


- La tranquillità delle casette di Majadahonda e quanto è bello essere accolti dai sorrisi dei volontari con le loro magliette verdissime

- Il piacere di mangiare una pizza (!!!!) seduta per terra...


Cose da portare a casa:
- Quando di sceglie di mettere il proprio sacco a pelo nelle vicinanze di un prato ricordarsi di controllare che non ci siano irrigatori nelle vicinanze: si rischia un risveglio improvviso!!!