14 giugno 2017

Crocevia

Non avevo mai letto nulla di peruviano e/o sulla storia recente del Perù: iniziare con un libro di Mario Vargas Llosa, che è un premio Nobel mica un quaraquaqua qualunque, è stata un'ottima idea.

Crocevia è il suo ultimo libro e, dalle altre recensioni che ho letto, non deve essere il suo più grande capolavoro: a me per iniziare è sembrato un ottimo modo... poi mi riprometto di leggere altri suoi libri per avere un'idea più completa (si accettano suggerimenti).

Crocevia è ambientato a fine anni '90 quando la dittatura di Fujimori iniziava a perdere i pezzi e i ricconi di Lima temevano il terrorismo di Sendero Luminoso, un gruppo paramilitare di stampo maoista.
E' un thriller (chi lo avrebbe mai detto che avrei iniziato ad apprezzare i gialli?!) molto politico e con un bell'accento erotico.

Il romanzo infatti inizia con Marisa e Chabela, due donne molto amiche e molto facoltose, che sono "costrette" a dormire insieme perché una rimane bloccata a casa dell'altra durante il coprifuoco che vigeva a Lima in quegli anni e in quel lettone avranno il loro primo rapporto omosessuale.

Poco tempo dopo il marito di Marisa, Enrique, un ingegnere ricco sfondato e stimato, viene coinvolto in uno scandalo: una rivista pubblica le foto di qualche anno prima mentre è coinvolto in un'orgia. Ovviamente la cosa crea grande dolore alla sua famiglia, scandalo tra i suoi conoscenti e una curiosità morbosa della pubblica opinione di tutto il Perù.
Questa è una grande denuncia di Vargas Llosa sull'uso politico del gossip o, per dirla con un'espressione che purtroppo anche noi italiani conosciamo bene, "la macchina del fango": usare fatti privati per screditare pubblicamente una persona è cosa comune.

Peccato che l'editore della rivista scandalistica venga trovato morto in una delle periferie di Lima, Cinco Esquinas, e chi può essere il primo grande indiziato di essere il mandante dell'omicidio? Enrique, che viene difeso dall'integerrimo avvocato marito di Chabela! E' chiaro che non può essere stato questo sfigatissimo ingegnere, ma quindi chi ha davvero ordinato di uccidere brutalmente quella iena affamata di fama e denaro? E perché? A chi aveva pestato i piedi?

Crocevia di Mario Vargas LLosa mi è piaciuto perché ti fa scorrazzare per tutta Lima, dai quartieri dove le ville hanno la sauna privata alle peggiori favelas dove la gente non osa entrare al calar della notte.

E' un romanzo pruriginoso, con tutti i suoi pro e i suoi contro: indubbiamente rende più fluida la lettura ma dall'altra potrebbe indisporre qualcuno. Sappiatelo! 
 

09 giugno 2017

Doppio fondo

Doppio fondo è uno di quei libri che mi è piaciuto tanto ma così tanto che faccio fatica a parlarne perché mi pare sempre che qualsiasi recensione non gli renda davvero giustizia.

Sapevo di andare abbastanza sul sicuro con questa lettura perché qualche anno fa avevo già letto I vent'anni di Luz della stessa autrice, Elsa Osorio, e ne ero rimasta folgorata.
Elsa Osorio e Luis Sepulveda al Salone del Libro di Torino 2017

Sono andata appositamente al Salone del Libro per sentire la presentazione di questo libro e sono tornata a casa soddisfatta con il mio libro autografato dall'autrice e da Luis Speulveda, che era presente all'incontro, e due pagine fitte fitte di appunti.
Libro autografato <3 e tanti appunti in italo-spagnolo


La mattina dopo avevo già iniziato a leggerlo e finché non l'ho finito non sono riuscita a staccarmi un attimo da questo libro: per intenderci mi capitava di svegliarmi pure prima del previsto il sabato e la domenica mattina per capire chi come e perché fosse stata uccisa Juana. E' un libro magnetico da cui è impossibile staccarsi.
Un post condiviso da Federica (@federica_zucca) in data:

Questo libro è un giallo ambientato tra la Buenos Aires buia degli anni della dittatura e un piccolo paesino a sud della Bretagna, dove viene rivenuto il cadavere di una donna annegata, forse suicida o forse ammazzata.
Da subito si capisce che la dottoressa Le Boullec non è chi ha sempre detto di essere e il fatto che sia argentina e sia morta annegata, come tanti desaparecidos, attira l'attenzione di una giovane giornalista di cronaca locale, Muriel. Muriel mette su una sua squadra di investigatori molto atipica composta da tre bretoni che non sanno nulla della storia argentina: lei che è una giornalista sconosciuta, uno studente di storia fuori corso che è innamorato nemmeno troppo segretamente di lei e l'anziana vicina della dottoressa, che ha trascorso tutta la sua vita nel suo paesello a guardare l'oceano.
Insieme però scopriranno le mille identità di quella povera donna, che era anche una mamma, la sua triste storia e arriveranno a capire chi ha messo fine in modo così diabolico alla sua esistenza.

Doppio fondo è un giallo molto storico perché si ripercorrono quelli che sono stati gli anni della dittatura argentina e il modus operandi dell'ESMA, dove sono stati torturati tanti ragazzi a cavallo tra la fine degli anni '70 e '80. [QUI la mia visita all'ESMA di Buenos Aires che oggi è diventato un museo].
Rispetto ad altri libri in cui si parla di desaparecidos qui se ne parla in modo molto diverso: si parla di chi non è morto in uno dei tanti voli della morte ma è riuscito a sopravvivere (interessante la riflessione sul tema del tradimento!) e, la cosa che più mi ha interessato, si denunciano i legami tra la dittatura e la politica europea.
Un post condiviso da Federica (@federica_zucca) in data:

In I vent'anni di Luz il tema principale era la ricerca dell'identità, in Doppio fondo la Osorio ragiona su che cos'è la memoria e la sua funzione di denuncia. Una denuncia che non è fine a se stessa, ma volta a ristabilire la verità nel presente perché chi ieri era un torturatore in Argentina dieci anni dopo era uno degli uomini più ricchi del paese. Oggi si tende ad andare verso una politica della riconciliazione che vuole perdonare le colpe personali di chi ha commesso quei delitti contro l'umanità e nel frattempo è diventato ricchissimo sulla pelle di un popolo intero.

Un post condiviso da Federica (@federica_zucca) in data:

Questo libro è imperdibile per chi ama l'Argentina e la sua storia, cerca un libro giallo con una trama complessa (ma in cui si capisce fin da subito chi è l'assassino) e protagoniste dal carattere forte e complesso.

Doppio fondo ha una stile scorrevole e veloce, una storia coinvolgente ma non è assolutamente un libro facile: necessita di molta concentrazione per stare dietro ai salti temporali, alla storia narrata dalla giornalista e a quella raccontata dalla lettera che Juana scrive al figlio, per non parlare della difficoltà ad identificare i personaggi quando vengono usati nomi di battaglia e doppie identità.
Ma non fatevi spaventare, cercate il momento giusto e leggetelo... non rimarrete delusi!!!

03 giugno 2017

La verità, vi spiego, sull'amore


La verità, vi spiego, sull'amore è un film con Ambra tratto dall'omonimo romanzo di Enrica Tesio.
Il libro -premessa- non l'ho letto, ma lei la conosco perché è una blogger molto simpatica: se devo scegliere un solo pezzo per me è imperdibile come spiega la sindrome premestruale!

Enrica, una vera torinese, racconta la sua storia vera: con una bimba di qualche mese e un bimbo poco più grande il suo compagno l'ha mollata. Nel suo libro -e poi nel film- lei racconta come è stato difficile elaborare la fine dell'amore e diventare una mamma single.

Questo film è simpatico e divertente, ha un buon ritmo e ha parecchie gag simpatiche.
MA non mi ha davvero convinta.

Secondo me è un bellissimo film... da vedere su canale 5! Nulla di più, però!