19 marzo 2019

La confraternita della rosa nera

Perché ho letto La confraternita della rosa nera di Riccardo De Palo?
Ho letto La confraternita della rosa nera perché mi piacciono tanto i gialli di Marsilio. Li ho scoperti per puro caso leggendo La misteriosa morte della compagna Guan  e anche negli altri che ho letto ho ritrovato lo stesso filo conduttore: più che il giallo in sé, mi piacciono per come descrivono i luoghi e le atmosfere dove sono ambientati.
L'idea di conoscere la Val Gardena, la Foresta Nera e tornare ad Innsbruck e Monaco di Baviera mi ha subito incuriosito.
G-val-gardena
Foto di Icaro, Diario di una diversamente occupata
La trama molto in breve:
Riassunto approvato dall'autore :) guardate nei commenti se non mi credete!


In una tranquilla mattina d'estate nel roseto più alto d'Europa, che si trova davvero sopra Ortisei, tra le rose della Foresta Nera (Sara, aiutaci tu! esiste davvero?), viene ritrovato il cadavere di Anne Rose, una giovane bibliotecaria austriaca. Pressioni dall'alto vorrebbero archiviare il caso come suicidio e tutto questo rende ancora più evidente che si tratta di un caso di omicidio macchiavellico.

Lettera all'ispettore protagonista:
Buongiorno ispettore Moroder,
che come soffri di vertigini come me e che ti chiami come Giorgio Moroder che non sapevo chi fosse.
Per primissima cosa devo dirti grazie per avermi ricordato l'ultima vacanza con i miei a Monaco e Innsbruck, che era una vita che non ci pensavo, e per avermi fatto venire voglia di andare a mangiare la kaiserschmarrn.


Anne Rose è morta lasciando una strana serie di indizi, a partire da un orologio fermo alle
12:15 che però non corrisponde all'ora della sua morte.
Con un po' di fortuna e con il coraggio di chi non vuole sottomettersi alle pressioni di chi vuole mettere tutto a tacere alla svelta, ti opponi all'archiviazione del caso come l'ennesimo suicidio di una ragazza che ha un nome a che fare con le rose.

Sicuramente sei un ispettore un po' sopra le righe e con il tuo girovagare tra Austria e Germania riesci a coinvolgere il lettore che ti segue cercando di capire prima di te chi sia davvero l'assassino.
Il giallo è ben strutturato, non impegnativo ma io avrei evitato il risvolto sentimentale: Moroder tu che non sei banale mi sei cascato nel più banale dei cliché. Peccato, ma questo è l'unico neo.


Autore: Riccardo De Palo, è al suo primo giallo ma è un affermato giornalista culturale de Il Messaggero.
Anno di prima pubblicazione: 2019
Pagine: 151
Dove: Alto Adige, Austria, Monaco e Foresta Nera
A chi può piacere: a chi piace viaggiare con i libri e a chi piace segnarsi i nomi dei piatti tipici dei posti che vorrebbe visitare/dovrebbe vorrebbe mangiare.
Se volete andare in vacanza da quelle parti è un modo scorrevole per prepararvi alle vacanze.
Più che un giallo da ombrellone, sarebbe l'ideale da leggere in vacanza in montagna.
Un'altra recensione: la recensione de Il fatto quotidiano sottolinea quali sono i risvolti politici di questo che solo a prima vista è un giallo leggero.
Ortisei.Fonte: Diario di una diversamente occupata

4 commenti:

Sara ha detto...

Accipicchia, ma questo è un libro per me! Avevo sentito parlare di questo roseto, certo in altitudine i parassiti devono avere vita dura, chissà che belle piante sane si riescono a coltivare!

Trasparelena ha detto...

Grazie per il suggerimento
l'ho già prenotato in biblioteca!
:-)

Andrea Pizzato ha detto...

ah ma si svolge nei miei posti!! devo assolutamente leggerlo allora! grazie per le dritte

UIFPW08 ha detto...

Federica perdonami ma non posso commentare su altre piattaforme che non siano blogspot.
Il mio abbraccio sempre forte e buone letture.
Maurizio