25 maggio 2020

So che un giorno tornerai

Perché ho letto So che un giorno tornerai di Luca Bianchini?
So che un giorno tornerai è stato un regalo di un paio di Natali fa, che non mi aveva fatto impazzire, ed infatti era rimasto sul comodino per quasi un anno e mezzo.
Avevo letto di Luca Bianchini altri due libri, Io che amo solo te e Ti seguo ogni notte, e non mi erano piaciuti.


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SO CHE UN GIORNO TORNERAI Quello che vedete in foto è il libro del mese del mio gruppo di lettura. Era da un pò che non mi cimentavo con un romanzo di Bianchini. Da Polignano il buon Luca sale tutto lo stivale per ambientare la sua storia in quel di Trieste. Siamo alla fine degli anni sessanta, dove il confine di una nazione coincide con quello di un'epoca. Angela, ragazza non ancora ventenne, rimane incinta di un uomo sposato che decide di non riconoscere la figlia una volta nata. Tornato in Calabria, il padre lascia sola Angela a crescere la bambina, coadiuvata da una famiglia molto pittoresca. È l'inizio di una saga familiare che Bianchini affresca sullo sfondo di una splendida Trieste. Come sempre l'autore affronta temi familiari delicati, velandoli di malinconia ed un pizzico di ironia. Non inventa storie e personaggi complicati, ma vicende e protagonisti veri. Emma, la bambina ormai cresciuta anche senza la madre, fuggita dalle proprie responsabilità, ci viene descritta come una persona alla ricerca di quella felicità che spesso è racchiusa nelle piccole cose. In quel non capire il perché una storia d'amore così bella sia naufragata dopo la sua nascita. Sensi di colpa che crescono di pari passo con l'età e la possibilità di ricucire un rapporto con i genitori che non c'è mai stato. La storia ad un certo punto prende una piega surreale con il continuo tira e molla delle coppie in questione. Rimane comunque un libro interessante anche se alcune tematiche andavano a mio avviso maggiormente approfondite. Spettacolare il personaggio di nonno Pipan! Buona serata.

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La trama di So che un giorno tornerai
Trieste, fine anni Sessanta. Una giovanissima Angela partorisce e Pasquale, di cui è follemente innamorata e di cui è "solo" l'amante, le aveva detto che avrebbe riconosciuto il bambino solo se fosse stato un maschietto. Invece è nata Emma ed Angela si sente morire.
Angela dopo poco fugge a Bassano del Grappa con un nuovo ragazzo e la piccola Emma viene cresciuta dai nonni e dai 4 zii maschi, fratelli di Angela.

So che un giorno tornerai: recensione
So che un giorno tornerai non è un capolavoro, ma per me è stato magnetico: avete presente quei libri da cui non riuscite a staccarvi e volete proprio vedere come andrà a finire?

Io che amo solo te mi era sembrato eccessivamente stereotipato e per questo mi aveva stufato, senza mai farmi appassionare alla vicenda.
Anche So che un giorno tornerai è su quella linea d'onda ed i personaggi non sono molto sfaccettati e rappresentano un po' dei cliché: la ragazza madre, il padre biologico farfallone incallito, la figlia gnocca che fa il maschiaccio finché non serve creare un nuovo intreccio amoroso... 

Però in questo libro, quello che avevo precedentemente considerato un difetto, ora mi pare un pregio perché probabilmente è molto più smorzato.
E' una scrittura scorrevole, una trama lineare che tocca tre generazioni, con un tema classico ma sempre attuale: la minestra riscaldata.
Angela passa tutta la vita ad attendere il ritorno di quel marpione di Pasquale, rinuncia a godersi il presente, suo marito e sua figlia nell'attesa che quell'uomo torni a portarla via. Ha senso? Ne vale la pena?
A Luca Bianchini l'ardua sentenza :)

Autore: Luca Bianchini, di cui ho letto ma non consiglio
Anno prima pubblicazione: 2018
Pagine: 257
Dove: Trieste e Bassano del Grappa
A chi può piacere: a chi sta pensando di andare a Trieste o Bassano perché sono entrambe descritte bene e ci sono suggerimenti su cosa si mangia da quelle parti; a chi cerca una lettura semplice ma appassionante; chi ama i romanzi familiari; ad una persona che sta rimuginando su "una minestra riscaldata"
Un'altra recensione: Anna giovane reader scrive "So che un giorno tornerai è un romanzo ricco di sfumature, a dispetto della copertina bianca e minimal che lo contraddistingue" ed io sono proprio d'accordo con lei!

2 commenti:

Riky Giannini ha detto...

Ho letto diversi libri di Bianchini...mi piace.
Questo purtroppo no..
Mi piacquero molto Instant Love, il suo primo libro, Siamo solo amici e Nessuno come noi (ambientato nei fantastici anni '80).

MikiMoz ha detto...

Mh non credo farebbe al caso mio... difficile, peraltro, che mi piacciano le storie transgenerazionali.

Moz-