30 dicembre 2014

MMXIV libri

Questo è un anno particolare, molto particolare ma le mie letture ne hanno risentito. 
Proviamo a fare, come ogni anno, il bilancio di questo mio anno da lettrice all'estero, ma neanche troppo grazie all'ereader.

Per l'annuale bignami del mio 2014 invece vi vedremo  a marzo perché questo anno speciale durerà un po' di più.

1) Quanti libri hai letto nel 2014?
24, erano 3 anni che non riuscivo ad ottenere questo risultato. Son soddisfatta!

2) Quanti erano fiction e quanti no?

Fanno eccezione Good morning Alife, Vita da precari tra creatività e follia ed Estela Carlotto - una nonna di Plaza de Mayo. 

3) Quanti scrittori e quante scrittrici?

12 scrittori e solo 8 scrittrici, più uno che ha autori vari

4) Il migliore libro letto?

Io prima di te è davvero molto molto coinvolgente. 


5) E il più brutto?

Il più brutto tra i bruttini che mi son capitati sotto mani è Corto viaggio sentimentale di Svevo. Oltre a non essermi piaciuto è stata una delusione inaspettata perché al liceo avevo davvero amato tanto lo Svevo de La coscienza di Zeno.


6) Il libro più vecchio che hai letto?
Jane Eyre (1847)

7) Quanti libri che hai letto hanno più di un secolo?

Quest'anno mi son dedicata poco ai classici: oltre a Jane Eyre ho letto solo I miserabili.

8) E il più recente?

Ho letto in anteprima Nadar desnudas, tradotto con il titolo L'amore fragile.

9) Qual è il libro dal titolo più lungo?

Good morning Alife - Diario di bordo di una mala amministrazione comunale

10) E quello con il titolo più corto?

Jane Eyre

11) Quanti libri hai riletto?

Per la prima volta dopo un decennio non ho nemmeno letto un Harry Potter quest'anno. Me ne pento e me ne dolgo: è in lettura.

12) E quali vorresti rileggere?

Vorrei rileggere Un uomo, come mi ero già proposta lo scorso anno, e poi ovvio un Harry Potter!

13) I libri più letti dello stesso autore quest'anno?

Elena Ferrante mi ha fatto compagnia tutto il mese di dicembre con la sua saga de L'amica geniale

14) Quanti libri scritti da autori italiani?

11, molti di più dell'anno passato

15) E quanti libri son stati presi dalla biblioteca?
Senza volerlo 1. Nel senso che ho solo comprato un Harry Potter ad una bancarella dell'usato, ma arrivata al terzo capitolo mi son accorta che c'era un bel timbro di una biblioteca: qualcuno non solo non l'ha mai restituito ma se l'è pure venduto :(


16) Dei libri quanti erano ebook?
Di primo acchito avrei risposto pochi, invece mi rendo conto che son ben 10: quasi la metà di quelli letti quest'anno.

17) In quanti paesi sei stata con le tue letture?
Francia, Scozia, Italia, Inghilterra, Stati Uniti, Olanda, Argentina, Islanda, Cile, Colombia, Messico ed Austria. Quindi 12!

18) Qual è stato il Paese più visitato?
Nonostante sia stata all'estero il paese più letto è l'Italia e stranamente al secondo posto c'è l'Inghilterra.

19) Quanti libri erano in un'altra lingua?

Ho letto 5 libri in spagnolo

28 dicembre 2014

Un boss in salotto e Passione sinistra

Era tantissimo tempo che non guardavo un film e, dopo essermi vista La casa degli spiriti, ho deciso di darmi a qualcosa di più leggero.

Se in tv non trovaste nulla di vostro gradimento in questo periodo, ecco cosa vi consiglio e vi sconsiglio di recuperare se ancora non li avete visti.

Un boss in salotto: classico film comico basato sull'eterna diatriba nord/sud e tutti gli stereoptipi collegati. Anche se lontano dai livelli di comicità di Benvenuti al sud è decisamente divertente. Consigliato.









Passione sinistra: classico film comico su destra e sinistra. Risultato banale e noioso. Sconsigliato. 

25 dicembre 2014

Natale al caldo

Che sarebbe stato un Natale particolare l'ho intuito quando il prete a Messa la scorsa domenica ha annunciato gli orari delle Messe di Natale.
Beh a dir la verità me ne ero già accorta perché ero in infradito e canotta. Fino a questo momento non mi ero mai accorta di quanto il freddo sia necessario, se non forse indispensabile, per "fare Natale". Natale mangiando anguria non solo è stranissimo, ma non è Natale. E' ferragosto.

Il prete, dicevamo, annuncia "Allora la Messa del 24 è alle 20,30 così avete tutto il tempo di tornare in tempo per fare cena. La Messa per chi ha fatto pochi brindisi è alle 11,30 mentre per gli altri è alle 20 del 25".

Ero invitata a cena a casa di una collega e della sua fmaiglia. L'invito era per le 9,30. Son passati a prenderci giustamente alle 10,15. L'ultima invitata è arrivata alle 23! La cena in effetti è durata un'oretta non di più. Ognuno portava qualcosa e ovviamente il menù era tutto a base di carne.
La madre ha benedetto la tavola e ha finito dicendo "Buon compleanno carissimo Gesù".

Il Natale argentino assomiglia tanto al nostro Capodanno, con conto alla rovescia per la mezzanotte, brindisi, petardi e nei quartieri privati anche qualche fuoco d'artificio.

E poi infinite chiacchiere fino all'alba, che io pensavo di morire di sonno, ma quando son tornata a casa mi son subito ringalluzzita sfruttando il fuso orario e aprendo i regali con la mia famiglia che stava facendo colazione. sempre sia lodato Skype! E siccome sono stata una bambina buona ho ricevuto tante cose belle e proprio quelle che volevo: Babbo Natale mi conosce bene!


23 dicembre 2014

Christmas Carol Book Tag

Sì, ho miliardi di post da recuperare che vorrei condividere con voi ma non potevo resistere al meme natalizio proposto da The Bookshelf, spacciatrici ufficiali di meme libreschi!
Lo volete fare pure voi?
Oppure potrete trovare qualche consiglio libresco per gli ultimi regali di Natale!


DECK THE HALLS | La tua copertina preferita
Mi faccio spesso prendere all'amo come un pesciolino da copertine colorate, romantiche e accattivanti. Ho preso diverse fregature, ma Ogni istante di me e di te per fortuna non ha tradito le mie aspettative.

LET IT SNOW | un libro ambientato in inverno od in una terra invernale
Anna Karenina è ambientato in Russia, terra invernale per antonomasia. A me non è piaciuto ma ci sono tanti altri che lo ritengono un capolavoro: io speravo solo morisse presto!

RUDOLPH THE RED NOSED REINDEER | un libro il cui protagonista è qualcosa di diverso
Non c'è un protagonista in questo libro, ma è un'intera comunità di un paesino islandese a fare la storia! Luce d'estate ed è subito notte non mi ha entusiasmato ma ne ho molto apprezzato lo stile: nel 2015 potrebbe esserci spazio per un altro libro di questo autore.

THE CHRISTMAS SONG | La tua storia natalizia preferita


Per molti anni l'uscita di un nuovo libro di Harry Potter è coincisa con un regalo di Babbo Natale o della Befana e di conseguenza significava un paio di giorni chiusa in camera immersa nella lettura. Quest'anno leggerò La Pietra filosofale in spagnolo, spero entro fine anno perché son finita nel tunnel della Ferrante e non riesco ad uscirne!

FROSTY THE SNOWMAN | Un libro con un personaggio freddo e burbero ma che in realtà nasconde un animo buono e generoso
Ci va il massimo del cinismo per non cedere a nessuno degli adempimenti che fanno tanto Natale, dal Frosty sul tetto all'offerta ai cantori... ma fuggire al Natale non è così semplice! Consiglio: Fuga dal Natale!

UP ON THE HOUSETOP | un libro di cui grideresti il titolo a squarciagola dal tetto
Mille splendidi soli è un libro stupendo e mi piace molto il suo titolo, tratto da una poesia
"Non si possono contare le lune che brillano sui tetti, nè i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri".

SANTA CLOUSE IS COMING TO TOWN | un personaggio che si prende cura di un altro personaggio

Mi ha colpito molto la giustificazione con cui Mel ha scelto Harry Potter. Qui tutti si prendono cura di tutti! Anche i cattivi come Voldemort hanno a cuore qualcun altro: Voldemort si prende cura di Nagini e di lui si prende devotamente cura quella *** di Bellatrix. E un pensiero va al mio adorato Dobby!

THE HOLLY AND THE IVY | un libro con la copertina verde rossa
Cime Tempestose l'avevo preso in biblioteca in una vecchia edizione di fine anni '60. Adoro quella copertina assolutamente inappropiata al periodo storico del romanzo, ma con quel vestitino verde e quei capelli rossicci così anni Sessanta

SILENT NIGHT | il tuo classico preferito
Il mio classico preferito resta Cime Tempestose ma adoro I miserabili. E nonostante sia passato quasi un anno da quando ho finito di leggerlo non riesco a smettere di pensarci!

BABY IT'S COLD OUTSIDE | La tua coppia preferita
Io mi sono innamorata di questo libro e, quando voglio piangere, mi guardo il trailer,
Ah, film assolutamente scialbo: non vale la pena di guardarlo. Il libro Un giorno invece è fantastico!

THE MOST WONDERFUL TIME OF THE YEAR  | tradizione natalizia preferita

La mia casa italiana è imbevuta di piccole e grandi tradizioni natalizie. Qui è stato diverso: non abbiamo quasi decorazioni noi. Gli altri ovviamente sì: ci sono alberi e luci di Natale... ma ci son 30 gradi! Non riesco a dire "Feliz Navidad" a qualcuno mentre indosso canotta e infradito!
Fra tutte le mie tradizioni scelgo quella di aspettare l'8 dicembre per mangiare il primo panettone dell'anno: è bello saper aspettare e rispettare i tempi delle cose e ti insegna ad apprezzarle maggiormente!


21 dicembre 2014

La casa degli spiriti - il film

Son passati anni da quando ho letto La casa degli spiriti di Isabelle Allende ma ricordo che mi aveva entusiasmato e lo avevo consigliato a mezzo mondo.

Il film l'hanno dato tante volte in tv, ma per mille motivi non son mai riuscita a vederlo.
Ora l'ho recuperato: è un film del 1993  e l'ho trovato un po' scialbo, poco accattivante, lento ed in una parola sola: deludente!
Aggiungete anche che il personaggio principale, il vecchio Esteban Trueba, aveva lo stesso doppiatore di Richard Gere: una sofferenza ascoltare la voce senza poter godere della visione del mio attore preferito.

Piccola nota: nel cast c'è anche Banderas, quando era giovane e sexy e si occupava di pollastrelle e non di galline!

Lasciate perdere il film e buttatevi a capofitto nel libro, ascoltate me!!!

19 dicembre 2014

Museo de Bellas Artes de Buenos Aires

Io a Buenos Aires avrei voluto vedere mille cose, ma il Museo delle Belle Arti proprio non era stato preventivato. Però cosa potevo fare durante un diluvio universale se non infilarmi in un museo gratuito? Sorvolo su quanta acqua ho preso tra andare e tornare e vi racconto invece che cosa ho visto!

Il Museo di Belle Arti di Buenos Aires ha una collezione abbastanza ricca dedicata all'arte europea, ma è ovvio che a me queste sezioni interessavano poco. Ho avuto il colpo di fortuna di riuscire ad accodarmi invece alla visita guidata gratuita dedicata all'arte argentina del XIX secolo.
A me i nomi degli artisti, dei personaggi ritratti e delle battaglie dicevano davvero poco, ma ho scoperto tante cose interessanti.
Ecco la mia top three:

La vuelta del Malòn, Angel Della Valle - 1892
E' un quadro grandissimo, è una specie di pubblicità della Lega di quei tempi. Avete visto che fanno gli indios brutti e cattivi? Derubano le nostre chiese e ci fregano le donne...


Vista interrior de Curuzù mirado de aguas arriba, Candido Lopez - 1891
Candido Lopez mi è sembrato un po' un fiammingo, perché curava nei minimi dettagli tutti i particolari della sua guerra contro il Paraguay: si era arruolato proprio per documentare le battaglie ma la sfiga vuole che durante la guerra perda la mano destra. Lui però non si arrende e cerca di imparare ad usare la sinistra, riprende in mano le bozze che aveva fatto in guerra... e questi sono i risultati!

Retrato de Manuelita Rosas, Prilidiano Pueyrredòn - 1851
La Manuelita figlia del governatore è vestita secondo le norme della moda europea e di rosso che era il colore della Patria federale. Mi ha colpito perché ho scoperto che è ritratta anche sul biglietto da 20 pesos e in tutti questi mesi non ci avevo mai fatto caso!


17 dicembre 2014

L'amica geniale e Storia del nuovo cognome di Elena Ferrante

libro-elena-ferrante

Napoli, secondo dopoguerra: Lenù e Lila son due bambine intelligenti, amiche anche se molto diverse. Ad una viene data la possibilità di continaure gli studi dopo le elementari, l'altra invece andrà a lavorare. Le loro storie rimangono vicine, ma prenderanno due strade differenti.
In questo primo volume di Elena Ferrante si racconta la storia dell'infanzia e dell'adolescenza delle due bambine,
Nel secondo volume Lina e Lenù continuano ad incrociarsi, a starsi vicine ma le loro vite sono sempre più lontane.
Lenù mi fa una tenerezza infinita, son tutta protesa nel fare il tifo per lei e per Lina sono infinitamente dispiaciuta e mi sento impotente nel non poter far nulla per salvarla!

Leggetelo, leggetelo leggetelo.
E' bellissimo!
L'unico difetto motivo per cui potreste rimandarne la lettura è che è una saga composta da 4 romanzi e, quindi se non avete molto tempo, può essere un po' impegnativo, ma ne vale la pena!

In foto #nonsileggeatavola: albicocche a dicembre! Le gioie di un quasi Natale nell'emisfero australe!

Qui la mia recensione "ufficiale" de L'amica geniale

15 dicembre 2014

La nuvoletta di Fantozzi

Felinia
Sono arrivata a Buenos Aires domenica 2 novembre,
Il 2 novembre a Buenos Aires era quasi estate, in teoria.
In realtà pioveva, pioveva come neanche a Torino piove il giorno dei morti.

Ecco con un colpo di classe da vera professionista della sfiga sono arrivata a Buenos Aires nel pieno di una pioggia torrenziale che ha allagato diverse zone della città.
E ci sono arrivata con le converse viola e un ombrellino di quelli piccoli che è durato 20 minuti.

Vi giuro che ho pensato seriamente di riprendere un pullman, anche il più scrauso che ci fosse in circolazione, e tornare a Mendoza... ma poi per fortuna non l'ho fatto!
Certo la pioggia ha complicato un po' i miei piani e alla fine non son riuscita a vedere tutto quello che volevo, come la libreria più bella del mondo, ma ho scoperto cose che altrimenti mai e poi mai mi sarei sognata di vedere... che cosa ve lo racconterò presto!

Qui sotto la parodia di una delle canzoni più ascoltate in questa estate argentina: Bailando di Enrique Iglesias diventa Lloviendo!

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Aggiornamento: grazie alla pioggia però ho scoperto un posto bellissimo: il Malba, Museo di Arte Latino Americana di Buenos Aires.

13 dicembre 2014

Mantelli giallo blu - ovvero io come Zio Vernon

Ieri mi son sentita come zio Vernon
[ndr per i babbani: Zio Vernon è lo zio ciccione di Harry Potter e non è una cosa bella]
E grazie al Cielo non era una questione né di baffi né di panza, che qui non corro il rischio di inchiattirmi.

Avete presente quando proprio all'inizio della Pietra Filosofale si dice che Zio Vernon una mattina aveva visto in strada tanta gente con dei mantelli, aveva notato la stranezza e non aveva capito cosa fosse successo?

Ieri prendo il pullman, il solito, e vedo salire un sacco di gente con le magliette del Boca.

Ma che strano!, mi dico. Un paio di sere prima mi era venuto il dubbio che fossimo entrati in guerra con il Cile o il Brasile e poi avevo capito che invece erano solo fuochi artificiali perché il River aveva vinto lo scudetto, o qualcosa del genere,
Come Zio Vernon, osservo, non capisco e lascio perdere, Poi arrivo a casa e vedo questo su facebook:

Mi sarebbe stato più facile pensare che potesse esistere un mondo di maghi che non un giorno del tifoso e dell'orgoglio del Boca!!!


11 dicembre 2014

Il pullman in Argentina

In Argentina ci si muove in pullman per fare viaggi lunghi e qui tutti sono viaggi, ai nostri occhi, lunghi, viste le enormi distanze tra un posto e l'altro.

Il pullman base si chiama semicama e rispetto ai nostri pullman è già una piccola reggia perché tra un sedile e quello davanti c'è tantissmo posto!

Di livello superiore c'è il cama, che ha i sedili più imbottiti, più reclinabili e soprattutto più larghi: tre posti per ogni fila!
 E poi c'è il Paradiso: cama royal extralusso ecc ecc! Un letto. Ma non per modo di dire: un letto per davvero! Schermo personalizzato per ogni sedile! Sedile che si inclina di 180 gradi, tendine per la privacy e costruirsi una cameretta-loculo. Roba che con il mio piede non riuscivo nemmeno a toccarlo il sedile di fronte!
E poi sul pullman ti danno anche da mangiare, più o meno abbondantemente a seconda di compagnia e orari. Il mio viaggio verso Buenos Aires è iniziato su un pullman-paradiso con una gentile hostess che finita la cena mi ha chiesto se volevo whisky o champagne o una camomilla! io mi son presa la camomilla e ho dormito molto meglio nel letto di casa mia-argentina!

09 dicembre 2014

Villa La Angostura - Patagonia

Chi va a Villa La Angostura, quasi un centinaio di km da Bariloche, lo fa solitamente per due cose: per vedere il bosco de los arrayanes (gli alberi arancioni e tutti nodosi) e la casetta di Bambi, Noi no. Gli arrayanes li avevamo già visti a Llao Llao e la casetta in cui al papà di Bambi sarebbe venuta l'idea per il cartone animato non è nemmeno visitabile (o così ci hanno detto).
Non è vero, siamo arrivate tardi e quindi ci siamo accontentate di una passeggiata al lago nonostante il brutto tempo. 

Ed è inutile dire che nemmeno questo scorcio del gigantesco lago Nahuel Huapi ci ha deluso!

E ricordate che in Argentina tutto è enorme, soprattutto il cibo! E state tranquilli che non farete la figura dei taccagni se chiederete un panino da condividere in due. Tanto per rendervi l'idea: un panino con l'hamburger è grande come un piatto piano!

E poi abbiamo fatto un giretto per la città alta, dove non c'è il lago ma tanti bei negozietti. Ed è proprio qui che ho fotografato le fantastiche scarpe da Spice girls, con il carro armato ovviamente enorme!!!

07 dicembre 2014

Le ho mai racconatato del vento del nord | Contra el viento del norte

Contra el viento del norte è stato uno dei miei molteplici acquisti a ottobre alla fiera del libro di Mendoza (giuro farò un post pure su questo!).
Avevo letto una bella recensione sul blog di.... (cacchio non me lo ricordo) e quando l'ho visto ad un prezzo decisamente appetibile mi son lasciata tirare.

Non ne sono entusiasta, forse perché l'ho letto in spagnolo e non sono riuscita ad apprezzarne le sfumature usate nelle parole. Perché in questo libro le parole sono fondamentali, le veri protagoniste. Leo e Emmi infatti sono due persone adulte, non due bimbiminkia, che si scambiano tantissime mail senza mai vedersi di persona fino al punto di innamorarsi o credersi innamorati l'uno dell'altra.
La vera domanda che mi facevo è: stiamo parlando di niente o di tutto? E' davvero il vero amore o è solo una scappatella digitale? Una risposta non l'ho trovata!

Già leggendo L'amore quando c'era della Gamberale mi ero resa conto che la forma epistolare su di me ha un effetto poco interessante, Ho letto che c'è un seguito ma non credo che lo leggerò. O se lo farò lo farò in italiano.

Scrivere è come baciare, solo senza labbra. Scrivere è baciare con la mente.

05 dicembre 2014

Bariloche, la Svizzera Argentina

Benvenuta in Patagonia, Federica! Benvenuta in Svizzera!

Lo ammetto io la Patagonia me l'ero sempre sempre immaginata come una terra estrema e, quasi, con i pinguini  per strada. Invece dopo una ventina di ore di pullman son scesa in un posto dove il clima era tiepido e dove sembrava di stare in una cittadina di montagna alpina: tantissimi pini, tantissimi negozi di cioccolato e birrerie artigianali! E' bastato poco per rimangiare quel filo di delusione: si doveva solo salire arrampicarsi fino al primo belvedere  per rimanere a bocca aperta e... laghi, laghi ovunque!
E boschi stranissimi, con alberi arancioni e tutti aggrovigliati: los arrayanes.
[il vero bosco de los arrayanes si trova a Villa La Angostura, ma anche qui se ne possono trovare alcuni: vi consiglio la zona del Llao Lllao]

Qui non sarà difficile iniziare a credere che sia tutto incantato, anche la cascata abitata dagli gnomi!

Ciao Patagonia, è stato bello conoscerti un pochetto! Ci rivedremo presto... spero!

03 dicembre 2014

La mamma è sempre la mamma

D ha 10 anni e non ha una storia facile.
Tanto per cominciare non ha mai conosciuto il suo papà: è morto qualche mese prima che lui nascesse, ammazzato.
La mamma ha dei seri problemi con l'alcool e suo fratello più grande, che non ho mai visto, è un tossicodipendente.

Però D ha una passione grande: due colori, giallo e blu. Vale a dire il Boca, che è la squadra dove giocava Maradona per intenderci.
In tutti questi mesi D ha quasi sempre indossato la maglietta della sua squadra preferita e, a quanto pare, ci dormiva anche.
Però qualche settimana fa la sua "casa" è andata a fuoco, forse la mamma non aveva spento una candela.
E lui, con l'aria vissuta del saggio eroe, racconta che ha visto la mamma con le punte dei capelli in fiamme e si è tolto la maglietta e gliel'ha tirata in testa "perché sai il Boca è il Boca ma più del Boca c'è solo la mia mamma".

01 dicembre 2014

I luoghi abbandonati del mio viaggio

E' sempre così: leggo il titolo dell'argomento del senso dei mie viaggi e penso che stavolta non ce la posso proprio fare a partecipare,,, e poi mi trovo con il problema di decidere che cosa scartare! Questo mese Clara propone di parlare di luoghi abbandonati e, se vorrete farlo pure voi, c'è tempo fino al 5 dicembre.

Le periferie delle grandi città argentine

Non ho foto dei posti da dove vengono i bambini con cui lavoro: nei loro quartieri, che qui si chiamano villas, ci hanno proibito di entrarci o di avvicinarci perché è pericoloso. Ho qualche idea di come possano essere perché mi ricordo com'era quello di Buenos Aires. Il problema è che questi luoghi son anche fin troppo densamente abitati, ma ci si ricorda di loro solo quando serve. Ovvero in tempi elettorali. Scelgo la foto di un quadro di Antonio Berni (1905-1981) che ha rappresentato la vita di Juanito, un bambino qualunque di una villa, in molte opere. Della mostra che ho visto a Buenos Aires vi parlerò poi più avanti in un post apposito perché mi è piaciuta tantissimo.

Valparaiso, porto abbandonato  e rinato
Valparaiso era l'ultimo porto utile prima di attraversare lo stretto di Magellano ed era una città ricca. Poi hanno aperto il canale di Panama ed è diventato un porto inutile, nessuno se lo filava più. E Valparaiso ha abbandonato le sue aspirazioni da città di marinai e si è riempita di artisti. Ora sulle lamiere con cui i marinai rivestivano le loro case per proteggerle dal vento ci sono coloratissimi murales e turisti ad ogni angolo. 

Parque Nacional Quebrada del condorito, Cordoba, abbandonata dal pullman
La scorsa settimana sono stata abbandonata dal pullman che doveva riportarmi a Cordoba! A 2000 metri di altezza ed in mezzo al nulla a più di un centinaio di chilometri dalla città: ero furiosa. Il pullman è arrivato troppo pieno e semplicemente ha tirato dritto lasciando me e gli altri sfigati in balia del niente. Grazie al Cielo mi ha riaccompagnato alla civiltà un giovane guardiaparco carino che aveva finito la sua giornata lavorativa... se fossi stata un po' più sveglia e lo avessi invitata a bere una birra per ringraziarlo del passaggio, forse, il giorno dopo invece che andare all'ufficio turistico per protestare avrei mandato un mazzo di fiori a quelli della compagnia dei trasporti :)