15 settembre 2019

L'idioma di Casilda Moreira

Perché ho letto L'dioma di Casilda Moreira di Adrián Bravi?
Claudia, la mia spacciatrice di fiducia, mi ha sponsorizzato la lettura de L'idioma di Casilda Moreira perché sa quanto io ami l'Argentina e dicendomi che era un libro davvero tenero.
Ma è con questo messaggio che mi ha convinta:
Le chiacchiere libresche con Claudia
Quel quadro aveva colpito tanto anche me al Museo de Bella Artes di Buenos Aires. In questo caso però mi ha incuriosito che il protagonista andasse al Museo per sfuggire ad un diluvio proprio come era successo a me... beh il mio non era un semplice diluvio: era un'alluvione, ma questi sono dettagli!
La vuelta del Malon
L'idioma di Casilda Moreira: la trama in breve
Annibale, uno studente universitario di etnolinguistica, viene a sapere che nella Pampa argentina c'è una lingua che viene parlata solo più da due persone che, per motivi sconosciuti, non si parlano tra di loro. Quando loro due moriranno la loro lingua morirà con loro.
Annibale vuole provare ad ascoltare e registrare una conversazione in günün a yajüch e parte quindi alla ricerca di Casilda Moreira ed il vecchio Bartolo Medina: chi sono? e perché non si parlano più?

L'idioma di Casilda Moreira: la recensione
L'idioma di Casilda Moreira è un libro sottile che si presta ad innumerevoli chiavi di lettura:

  • può essere un libro di viaggio per conoscere un paesino in mezzo alla pampa argentina, dove non arriva mai nessuno, lontano chilometri e chilometri da ogni altra forma di vita abitata.
  • può essere un libro di etnolinguistica, per riflettere sul rapporto tra la lingua e la società: la lingua è un qualcosa di vivo, in continuo cambiamento in base a quello che incontra e, come tutte le cose vive, rischia di morire.
  • può essere uno splendido ed originale libro d'amore, fatto di amori passati e amori presenti, amori che sono morti e altri che fioriscono.






Il giovane studente di etnolinguistica Annibale Passamonti "era un ragazzo magro con i baffetti rossicci sopra il labbro" segue con dedizione le lezioni del suo amato professor Montefiori, ed in particolare una storia, cattura la sua attenzione... nella pampa argentina due persone sono le ultime a conoscere una lingua antica che sparirà con loro. I due, Bartolo e Casilda però non si parlano da anni, attorno a questo silenzio c'è il mistero di un sentimento che prima li ha uniti e poi divisi. Cosa sarà successo? La storia di questi ultimi depositari di un patrimonio linguistico unico e segreto é talmente irresistibile da spingere il giovane Annibale a partire armato di registratore, per catturare anche pochissime frasi... Che bottino da riportare in Italia al cospetto dell' anziano professore! Ma Annibale troverà molto di più... Adrian N. Bravi nel suo ultimo e affascinante romanzo, indaga sul senso del linguaggio, una materia così plasmabile da potersi adeguare ai sentimenti, alle relazioni e al tempo. La lingua che parliamo sta nella misura in cui la rendiamo viva, ma non appartiene a nessuno, non ha confini e cambia direzione; é come il vento "Il vento non sa dove soffia e non conosce nemmeno i rami che piega". Bravi oltre ad essere un autore raffinato e che in questo romanzo, conferma il suo talento, è anche bibliotecario... perciò so che Adrian mi capirà quando arriverà l'utente che guardandomi speranzoso mi chiederà: può darmi in prestito un bel romanzo? Voglio proprio una gran storia, ben scritta, e io risponderò: Ecco qui, prenda "L'idioma di Casilda Moreira".
Un post condiviso da Elsa Riccadonna (@elsinaric) in data:

Ho riflettuto su una cosa: ogni amore, ma più in generale ogni rapporto di amicizia o anche di collaborazione, ha una sua lingua, fatta di espressioni, nomignoli, sigle, modi di dire che appartengono solo a quelli che lo parlano.
Quando queste relazioni finiscono, muore anche una lingua perché nessun altro sarà in grado di parlarla in quella maniera.
La cosa bella è che spesso quando questa lingua muore, poi ne nasce un'altra che forse assomiglia alle precedenti ma sarà sicuramente un'altra volta unica. Come tutte le cose vive.

I libri che lasciano pensare per quello che dicono e che non dicono mi piacciono sempre tanto!



Autore: Adrian N. Bravi
Anno prima pubblicazione: febbraio 2019
Pagine: 187
Dove: tra la pampa e la Patagonia argentina
A chi può piacere: a chi cerca una storia d'amore tenera ed originale, a chi ama le parole. Se avete il pallino per l'Argentina, lo amerete ancora di più
Un'altra recensione: Giudittalegge elenca 10 buon motivi per non leggerlo: una recensione che fa venire voglia di leggerlo immediatamente!

1 commento:

Sara ha detto...

Federica, le tue recensioni sono troppo avanti!bravaaaa!