08 dicembre 2019

La biblioteca sul cammello

Perché ho letto La biblioteca sul cammello di Masha Hamilton?

Da quando faccio la volontaria in biblioteca (cioè da poco) mi è venuto il pallino per le biblioteche sparse in giro per il mondo. Il solito acciobooks  mi è venuto in aiuto facendomi conoscere un libro che ha già più di 10 anni.
Se avete altri titoli da consigliarmi sul tema, sono tutta orecchi!


La biblioteca sul cammello: la trama
Fiona è una bibliotecaria di New York che decide di partire ed andare in Kenya a seguire un progetto nuovo: una biblioteca itinerante che porta in giro tra i villaggi seminomadi i libri a dorso di cammello.
Che cosa succede però quando un libro non viene restituito? Quali equilibri i libri possono scardinare?
La copertina americana: bellissima secondo me
La recensione di La biblioteca sul cammello
In Kenya esiste per davvero una biblioteca mobile che viaggia su dei cammelli e porta i libri in giro tra diversi villaggi.
Masha Hamilton è una scrittrice statunitense ed ha vissuto per diversi mesi in Africa ed ha preso parte personalmente a diverse iniziative del Kenya National Library Service.
Fonte: Il Libraio
Questo progetto sembra bellissimo sulla carta, ma trova fin dalla sua nascita diversi ostacoli.
Il primo ad essere recalcitrante è il bibliotecario responsabile della biblioteca di città: vorrebbe più fondi per la sua biblioteca invece che vedere tanti soldi sperperati per portare in giro libri a gente seminomade, che nemmeno sa leggere e scrivere con scioltezza.
I libri stessi spesso sono frutto di donazioni e trattano spesso argomenti poco adatti e lontani dalla realtà delle persone che li riceveranno.
E poi siamo sicuri che chi riceve i libri li voglia? Gli anziani del villaggio vedono nei libri uno strumento che mina il sapere tradizionale che viene tramandato di generazione in generazione oralmente.


Per raccontare tutti questi aspetti l'autrice costruisce la sua storia a Midima, un villaggio sperduto, dove si reca Fiona, la bibliotecaria bianca di New York. Fiona si metterà alla ricerca di un libro che non è stato consegnato:  il rischio è di far saltare l'intero progetto per il valore morale di un simile sgarro, ovviamente non per il valore del libro in sé.
Più Fiona entra nelle dinamiche del villaggio, più noi riusciamo a capire le diverse storie d'amore e di tradimenti che ci sono, con l'obiettivo dell'autrice di creare una trama accattivante.

Il finale mi ha lasciato un po' delusa, anche se non poteva che finire così questa storia!





Un post condiviso da Alex (@alexbetweenthepages) in data:

Autrice: Masha Hamilton
Anno prima pubblicazione: 2007
Pagine: 281
Dove: in Kenya, in un villaggio nella regione di Garissa
A chi può piacere: a chi ama i libri che parlano di libri: non è una lettura imperdibile, ma è un libro che si lascia leggere.
Un'altra recensione: La lettrice rampante pone l'accento su alcuni aspetti che non sempre collimano nella trama ed alcune scelte opinabili della traduzione


3 commenti:

Sara ha detto...

In effetti là dove esiste una forte tradizione di cultura orale, il libro potrebbe non essere apprezzato.

MikiMoz ha detto...

Interessante, specie per il finale che non ti è piaciuto (e quindi suppongo sia molto realista, disilluso...)

Moz-

Icaro ha detto...

Il progetto è davvero forte e sarei curiosa di sapere se anche nella realtà è stato osteggiato.

Le bibliotecarie di solito nei film sono descritte come tipi un po' strani e fuori dalla realtà. Chissà se le tue smentiranno questo stereotipo.