In aeroporto a Buenos Aires avevo letto che La Cri era stata a Trieste e mi era venuta voglia di leggere Svevo: sul mio kobo avevo giusto salvato qualcosa di suo... "Corto viaggio sentimentale" mi sembrava il titolo azzeccato da leggere durante una trasferta.
Non fate come me, evitatelo. Non servirà a rendervi meno noioso il viaggio, non servirà per aiutarvi a rilassarvi. Vi farà venire il nervoso. O almeno questo è stato l'effetto che ha fatto a me. E mentre pigiavo
Fortunatamente ad un certo punto la signora, non più giovanissima, seduta accanto a me si è svegliata e incuriosita mi ha chiesto informazioni su quello strano computer. E poi mi ha raccontato la storia del suo viaggio: stava andando a Bolzano a trovare suo fratello di 91 anni che erano più di 60 anni che non vedeva. Era così emozionata che quasi mi sono emozionata pure io. E il viaggio, nell'ascoltare la sua storia, è finito in un batter baleno.
7 commenti:
Insomma, una storia sentita e vera ha fatto molto più di Svevo.
Moz-
beh!! parlare con la gente durante un viaggio ha sempre risvolti interessanti. Però Svevo è grande, a me piace ;)
una storia speciale!
Direi che alla fine tra Svevo e la signora ha vinto decisamente la signora!!
Eh, a volte le storie di uno sconosciuto possono essere molto più emozionanti di qualsiasi libro o film...a questo punto per lo meno il libro ti ha portato qualcosa di buono. Fosse stato avvincentissimo non ti saresti mai fermata a parlare con la signora...
Mettila così:un libro noioso ha portato a una storia interessante come ha detto Simo.
Io e Svevo non abbiamo mai avuto un buon rapporto... con "La coscenza di Zeno" ho deciso che non avrei più letto niente di suo... però chissà magari in futuro mi ricrederò!
Claudia
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