Domenica qui in Argentina è sinonimo di asado.
Ieri domenica argentina è stata sinonimo di domenica in famiglia. Quella di Cesar, un nonnetto che è il professore di lavorazione del cuoio del Centro dove lavoro.
Per sintonizzarsi con l'ora Argentina non basta spostare indietro l'orologio di 5 ore: l'invito era per mezzogiorno e io ero già un po' agitata perché sapevo che prima dell'una non saremmo state a casa sua. Avevo dimenticato che era un invito argentino: alle 13 troviamo Cesar per strada che stava andando al negozietto di quartiere a prendere la CocaCola.
Alle 14,40 son arrivati tutti gli altri invitati ed effettivamente dopo poco abbiamo mangiato.
Intanto per l'ora e mezza di attesa un suo amico, un altro arzillo signore di mezza età, mi ha fatto osservare attentamente il Lechòn (ovvero il maialino da latte - credo si chiami così in italiano) squartato a metà con tanto di testa, coda e mela in bocca. Mi ha spiegato i segreti della brace. E poi ha pensato che non potesse mancare una bella foto ricordo a fianco del porcellino.
Non vedo l'ora di tornare vegetariana: mancano solo 7 mesi... Auguri!
7 commenti:
Hai pur sempre ragione..
Ciao Fedeee
Morris
Io non avrei retto alla vista del maialino.
Buona giornata!
Bellissimo post! Buona Estete!!!!
Paolo
oh my god!!!
Cavolo !!! un po' come essere in Sardegna, ma con orari più flessibili :-)
Ma Fede... non ti riconosco più! Pure le foto con il maialino... Ma almeno era buono?
I tipici orari sudamericani insomma...mamma mia il maialino o.O
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