Colonna sonora non citata nei titoli di coda: Bella stronza
Carol è la protagonista dell'omonima pellicola ed è un personaggio odioso, da prendere a sberloni.
Anni '50 New York, Carol è una signora borghese ed una mamma amorevole in procinto di separarsi dal marito: Carol ha scoperto di essere lesbica e del marito non ne vuole più sapere.
Tutto inizia quando la signora va in un grande magazzino per comprare una bambola alla sua bambina per Natale e rimane folgorata dalla giovane commessa Therese.
Questo dettaglio non è importante al fine della trama ma mi ha fatto venire il nervoso: come sempre nei film, la bambola che vorrebbe la bambina è finita e quindi Carol chiede alla signorina su cui ha messo gli occhi addosso "cosa desiderava lei a 4 anni?", la tizia risponde "un trenino" e la povera bimba si ritroverà sotto l'albero non una bambola ma un trenino! Ma son cose da fare?!?!
Carol subisce la guerra al marito che la cita per comportamento immorale mentre lei è in giro per gli States con la commessa, che comunque non è la prima donna con cui ah dei rapporti. La commessa nel frattempo ha preso le distanze dal moroso per partire "con quella donna".
E anche lei viene silurata alla fine, ma mai quanto la "prima" amica di Carol che è friendzonata in una maniera che io farei un film su di lei per capire come si sopravvive ad una fregatura simile!
Io mi immaginavo un film romantico, o almeno passionale, in cui le tematiche sociali/diritti persone omosessuali/pregiudizi avessero un ruolo fondamentale: invece la storia tra persone di ceti diversi/le visite mediche per curare l'amosessualità/la sottrazione della figlia sono questioni appena accennate.
Non è un film noioso, è un film fastidioso e che dà sonnolenza!
8 commenti:
mmmh... però una sbirciatina io provo a darla, eh!
Il problema è che ti sei lasciata distrarre da quei mattacchioni di Patricia Highsmith (libro), Phyllis Nagy (sceneggiatura) e Todd Haynes (regia), che sin dal titolo ci fanno credere che la protagonista è Carol. Mentre invece, se fai attenzione, il baricentro della storia è su Therese. Tutto sommato a Carol succede poco di rilevante, già all'inizio della storia era sul punto di divorziare, alla fine divorzia. Therese invece sboccia, rivoluziona la sua vita, alla fine è una persona molto diversa da quella che era all'inizio.
Dal punto di vista della regia, molto bella la scena dell'incontro al ristorante, quella che vediamo due volte, la prima all'inizio, senza poter capire bene il motivo di tutta quella tensione tra le due protagoniste, la seconda alla fine, dove capiamo che Carol, che pure sembra così forte, ha una enorme fragilità interiore.
Volevo vederlo leggendo l'inizio del post, ma poi se da sonnolenza proprio no.
Volevo vederlo leggendo l'inizio del post, ma poi se da sonnolenza proprio no.
Hai ragione, certe cose non si fanno. Se la bambina voleva la bambola, doveva ricevere la bambola!!! Mica un trenino!
Volevo vederlo perchè un'amica me ne aveva parlato benissimo... Mi hai messo più di un dubbio.
Buona giornata!
oh dio è un tempo molto importante certo ambientandolo negli anni 50 forse non è stato il messimo avrebbe dovuto parlare forse più dei sentimenti che delle problematiche, non invoglia molto ad essere visto effettivamnente
Grazie Federica un film da non vedere è perfetto.
Buon fine settimana
Maurizio
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