23 marzo 2017

Il giardino di Amelia

Non amo particolarmente la scrittrice cilena Marcela Serrano, ma tra i suoi romanzi che ho letto Il giardino di Amelia, l'ultimo che è uscito, è sicuramente quello che mi è piaciuto maggiormente.

Siamo in Cile nel 1985 la dittatura di Pinochet sta perdendo colpi e la resistenza si fa sempre più organizzata (nel 1986 gli faranno un attentato fallito come racconta Pedro Lemebel nel suo superlativo Ho paura torero). 

A quel tempo Pinochet aveva avuto la brillante idea di spedire i sovversivi al confino in località di campagna sperdute in mezzo al nulla a qualche ora di auto da Santiago del Cile
La Serrano parte da una storia vera: davvero nel paesello dove sua mamma viveva ed aveva una grande tenuta era stato mandato in esilio un confinato. 
Per certi versi mi ha ricordato un po'  Il tempo di Blanca, dove lo schema era quello della principessa e il povero (so che sto semplificando!): lei ricca borghese ma lontana dall'ideologia fascista del dittatore e lui giovane e rivoluzionario e bello e maledetto. 
Per fortuna Il giardino di Amelia non è così angosciante, anche se tratta un tema forte, oltre a quello della dittatura e della tortura: il tradimento del confinato verso la donna che lo stava aiutando.

Il libro inizia con il funerale di Amelia 30 anni dopo quell'episodio e a ritroso ripercorriamo il confino e l'esilio del bel Miguel e il tormento della povera Amelia.

Se dovessi consigliare un libro della Serrano consiglierei questo, ma nemmeno sta volta questa scrittrice mi ha davvero stregato. 

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6 commenti:

UIFPW08 ha detto...

Oddio Federica ma quanti libri leggi..complimenti
Buon venerdi
Maurizio

Patalice ha detto...

io amai così tanto "L'albergo delle donne tristi", che mi accaparrai tutta la bibliografia della Serrano, convinta fosse la MIA scrittrice... beh, non la penso più così, però questo suo ultimo libro mi incuriosisce...

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Sembra interessante!
Saluti a presto.

Andrea Pizzato ha detto...

Sembra bello! Grazie per le dritte !

Silvia Pareschi ha detto...

No, vero? E' sempre un po' troppo melensa.

G ha detto...

Per la prima volta ho letto un libro sul Cile di cui ci parli, ma no, non ha conquistato nemmeno me.

Chi mi conquista sei tu, nonostante passi il tempo ti trovo sempre qui, la Fede di sempre, e che mi è mancata tanto!

Un abbraccione forte