20 settembre 2019

5 buoni motivi per frequentare la biblioteca

Questo post nasce da un suggerimento di Sara in un commento ad un post di questa estate: perché non promuovere le biblioteche?
Mi è sembrata un'ottima idea e con Claudia, altra grande lettrice e frequentatrice di biblioteche, abbiamo pensato di scrivere in contemporanea una lista di 5 motivi per andare a prendere un libro in prestito: QUI trovate il suo post, ma aspettiamo curiose di scoprire anche quali sono le vostre ragioni che vi spingono ad andarci o a non farlo!

Ecco i miei 5 buoni motivi per diventare assidui frequentatori di biblioteche:

1. In biblioteca i libri sono gratis!
Leggere può essere un'attività dispendiosa, ma con qualche accorgimento -tra cui andare in biblioteca- può diventare gratuita!
Frequentare una biblioteca permette di liberare risorse per altri hobby oppure di comprare più a cuor leggero quei libri che proprio vogliamo tenere in casa.
E' fondamentale poi ricordarsi che se per qualcuno comprare o meno un libro è una scelta, per altri invece è una necessità: tenere viva la biblioteca permette a tutti di avere accesso a tanti libri gratis.



2. I libri della biblioteca non tengono spazio in casa!
E' vero che i libri della biblioteca non diventano nostri (ma nulla vieta di comprare in un secondo momento un libro letto e che è bellissimo), ma questo non è per forza uno svantaggio!
A meno di avere una casa grande come il Castello della Bella e la Bestia, prima o poi gli scaffali chiederanno pietà. Io sono anche estremamente disordinata e pigra, quindi adoro non doverli rimettere a posto io...

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3. I libri della biblioteca vanno riconsegnati entro un certo tempo.
Avere un tempo per leggere, determinato più o meno rigidamente in base alle regole della biblioteca che si sceglie, può essere un limite.
Quante volte però ci capita di comprare un po' compulsivamente dei libri che accatastiamo sui comodini e poi non leggiamo per tempi lunghissimi?
Scegliere un libro in biblioteca significa dargli la precedenza rispetto ad altri libri che abbiamo in casa e leggerlo per davvero.
4. I libri della biblioteca sono vecchi.
Ci sono biblioteche particolarmente fortunate e fornite dove gli scaffali sono sempre riforniti delle novità come una libreria, ma spesso per leggere un libro appena uscito bisogna avere la fortuna di trovarlo libero.
Andare in biblioteca significa scegliere dei libri usciti da qualche anno che in libreria ormai sono passati di moda, ma sono ancora attuali: con un po' di pazienza si possono leggere tanti piccoli tesori senza inseguire le tendenze del momento.


5. I bibliotecari ne sanno una più del diavolo.
Scegliere una biblioteca carina ed accogliente è una coccola, come è importante che ci sia comoda per gli orari o per la sua posizione.
Avere una biblioteca con dei bibliotecari gentili, disponibili e competenti è un privilegio.
E' bello riconsegnare il libro a chi ti chiede se il libro ti è piaciuto, scambia due parole con te e sa consigliarti cos'altro leggere.
Andare in biblioteca è prendere un libro e sentirsi salutare con un "poi mi dici com'è" e tornare la volta dopo avendolo scoperto!


La prossima settimana si festeggia il bibliopride: provate ad entrare in biblioteca e, se quella non vi convince, cercate quella che vi è più affine... vi unirete ad una bellissima e vivissima comunità di lettori.
Il trucco è non smettere mai: quando si riconsegna, prendere sempre un altro libro e così via... così non si perde il vizio!


13 commenti:

baba ha detto...

Sottoscrivo tutto. Voglio così bene alle biblioteche da dedicare un po’ del mio tempo libero alla gestione dei gruppi di lettura in biblioteca. Gruppi che, tra l’altro, sono sempre affollati e fonte di ulteriori stimoli di lettura.
E poi sai quanti libri fuori catalogo si trovano solo in biblioteca?

Una pecca della biblioteca a me più vicina è la carenza di spazio e gli orari che ne rendono la fruizione complicata (a meno che tu non abbia un lavoro part- time, sia un pensionato o uno studente). Ma non è una colpa attribuibile alle biblioteche in sé, bensì alla scarsa attenzione di una classe politica che, da anni, si limita a quattro campagne pubblicitarie e zero stanziamenti per la crescita effettiva di un paese. E qui la pianto con la polemica.
Viva le biblioteche! Sempre.

Andrea Consonni ha detto...

Sottoscrivo anche io. Le biblioteche mi hanno letteralmente aiutato a vivere, sono state delle vere e proprie oasi e luoghi di fuga dalla mia famiglia e da momenti neri. Non smetto mai di andarci. A me piace il fatto che ci puoi restare tutto il giorno (intendo le ore di apertura) senza che qualcuno venga a chiederti "se vuoi comprare qualcosa". Nel lecchese poi c'è un sistema bibliotecario bellissimo e super efficiente. Qui a Lugano invece c'è una sala lettura nella biblioteca al parco che è uno dei miei luoghi preferiti in assoluto.

Federica ha detto...

@baba: anche dove vivo io la biblioteca è aperta con orari "strani" perché è gestita da volontari. Anche io sto pensando di andare a fare la volontaria in biblioteca! Devo capire come organizzarmi con i turni.

@andrea: io frequento poco le biblioteche grandi e non ho molto l'abitudine di usarle per leggere... ma quelle poche volte che l'ho fatto sono stata proprio contenta!

Sara ha detto...

Federica hai fatto un post bellissimo!un manifesto per promuovere le biblioteche che merita di essere condiviso!

Sara ha detto...

L'ho condiviso su tweeter.

Federica ha detto...

@sara: grazie, sei gentilissima!

Icaro ha detto...

Io quando leggevo sono stata una grandissima frequentatrice di biblioteche. Iniziai da piccolina perché alle elementari ci portarono "in gita" a spiegarci i servizi del comune e mi piacque tanto la biblioteca! L'unica cosa su cui non concordo è il punto sui bibliotecari. Nel mio paese c'è sempre stata gente a prendere lo stipendio. Quindi non ho mai avuto modo di scambiarci qualche commento o consiglio.

Pietro Sabatelli ha detto...

Mi piaceva leggere da bambino, ma frequentare biblioteche non era abitudine, e crescendo non è cambiata, però ammetto che se potessi ci andrei, possibilmente in compagnia ;)

Novella Semplici ha detto...

Sono volontaria al punto prestito della Coop che è in collaborazione con la biblioteca comunale del mio paese, quindi sottoscrivo tutto, e io stessa prendo circa 3 libri al mese. Ma devo anche dar voce alla patologia che è in me: se un libro mi piace, devo averlo. Per me la restituzione è un trauma. Capita spesso quindi di acquistare cartaceo o ebook dei libri che ho gradito. Sono cosciente che è un mio grosso problema psicologico (ho conservato pure le dispense dell'università).

Federica ha detto...

@icaro: a me da bambina non piaceva molto, l'ho scoperta da ragazzina
@pietro: trovare un amico con cui andare in biblioteca è un'ottima strategia: si commentano i libri letti e magari ci si trova per un caffé con la scusa della biblioteca.
@novella: non sapevo esistessero dei punti prestito alla coop... come funzionano?

Carmine ha detto...

Le biblioteche hanno un mucchio di materiale che sul web non troverai mai, w le biblioteche

Kylie ha detto...

Soprattutto non serve tenerli a casa su uno scaffale a impolverarsi...

Anonimo ha detto...

In biblioteca puoi trovare persone che hanno letto il tuo stesso libro e condividere anche solo --a me è piaciuto --anche a me -- e la bibliotecaria che ti da modo di scambiare due parole sul libro ,per me è Uma bellissima cosa .