30 maggio 2018

Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì

Sono giunta alla fine della saga della Pancol: dopo il primo libro "sui coccodrilli" bellissimo e molto coinvolgente e il "secondo delle tartarughe", sono arrivata dopo 2000 pagine alla fine della trilogia con Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì.


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Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì racconta l'ultima fase della transizione della protagonista Josephine da brutto anatroccolo goffo ed impacciato a cigno, ovvero donna sicura di sé ed orgogliosa dei suoi progressi. (Scusate se sono rimasta in tema di paragoni animaleschi!).
Ovviamente continuiamo anche a seguire i progressi delle sue figlie e di tutta la sua famiglia allargata.


Del primo libro mi era piaciuto il 90% dei contenuti e c'era solo una nota che mi era sembrata stonata, nel secondo libro quella nota era diventata più importante e nel terzo ogni tanto mi ritrovavo a pensare "e poi che ancora?!?!": la regina Elisabetta, Einstein, Cary Grant e per finire la lettura nel pensiero!

Souvent la vie s’amuse. Elle nous offre un diamant, caché sous un ticket de métro ou le tombé d’un rideau. Embusqué dans un mot, un regard, un sourire un peu nigaud. Il faut faire attention aux détails. Ils sèment notre vie de petits cailloux et nous guident. Les gens brutaux, les gens pressés ignorent les détails. Ils veulent du lourd, du clinquant, ils ne veulent pas perdre une minute à se baisser pour un sous, une paille, la main d’un homme tremblant. Mais si on se penche, si on arrête le temps, on découvre des diamants dans une main tendue... Et la vie n’est jamais plus triste. Ni le samedi, ni le dimanche, ni le lundi. #lesecureuilsdecentralparksonttristeslelundi #katherinepancol #livre 📚 #litterature #française #bonheur #humour #fraicheur #roman #book #french #literature #england #love #wayoflife #sunny #monday #joy #happiness #hobby #break in the #sun
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E' proprio vero che a volte il dono della sintesi aiuta: se avesse aggiunto altre 100 pagine al primo libro e l'avesse finito così sarebbe stato perfetto! Invece così la storia si è trascinata per le lunghe ed ha perso di brio...
Quindi se vi piacciono le saghe ve lo consiglio, ma non più con l'esaltazione che avevo appena finito il primo volume... peccato!

24 maggio 2018

Le biblioteche di Manchester (e di Liverpool)

Tra le cose più interessanti di Manchester (che ammetto che non mi ha conquistata) ci sono le sue biblioteche storiche, eleganti, importanti.

La più importante è la Chetam's Library perché è anche la biblioteca anglofona più antica che ci sia.
La biblioteca si può visitare solo con una visita guidata ma gratuita (come in molti altri musei della città si fa semplicemente un'offerta libera per entrare): fate quindi attenzione agli orari indicati sul sito e tenete presente che la visita è solo in lingua inglese.
La biblioteca di per sé non è molto grande ma l'effetto-Hogwarts è assicurato.
Qui vi mostreranno la più piccola copia de Il capitale esistente e vi faranno vedere la finestra ed il tavolo su cui studiavano Marx ed Engel quando si incontrarono proprio a Manchester!
Chetams-manchester

Mi è piaciuta però molto di più un'altra biblioteca di Manchester: la John Rylands Library. 
Anche qui l'ingresso è completamente gratuito, ma non c'è la visita guidata.
Rimarrete impressionati dalle scalinate che sembrano quelle di un castello, dalle teche con i libri antichi e quando ci sono stata io c'era pure una mostra sui colori.
La cosa che però mi è piaciuta di più è stata la sala di lettura: sembra quasi una chiesa, ci sono teche che raccontano la storia e c'è gente che studia per davvero! E' stato straordinario camminare in una sala dove sicuramente hanno letto nel corso di un secolo tante persone ed oggi c'era gente con il computer portatile che lavorava. Questa biblioteca non è un luogo da visitare ma un luogo da vivere!
[per saperne di più leggete questo bel post di Giovy]
Mr John Rylands nella sala di lettura della biblioteca che porta il suo nome
Ma la biblioteca che più mi ha colpito e mi ha lasciato stupita inebriata è stata la biblioteca centrale di Liverpool (e per gli stessi motivi merita anche quella di Manchester, anche se è meno spettacolare!).
Questa è una biblioteca vera! Ovvero un posto dove puoi prendere in prestito un libro dopo averlo cercato tra gli scaffali, prendere le scale mobili in un clima assolutamente moderno e poi ritrovarsi in una sala con l'orologio a pendolo.
Io se vivessi a Liverpool andrei spesso a prendere un caffè nel bar di una biblioteca così....
Alzando gli occhi in biblioteca... 
L'enorme sala di lettura per i bambini dove tutto è a misura di bambino
Posti dove gli occhi brillano!!!



18 maggio 2018

Mia nonna saluta e chiede scusa

Mia nonna saluta e chiede scusa è uno di quei libri che non può passare inosservato in una libreria: ha un titolo che ti incuriosisce e una copertina magnetica se sei un fan di Harry Potter (ed io modestamente lo sono!).


La bambina in copertina si chiama Elsa ed è una bambina speciale e come tutti i bambini speciali non va a genio ai bambini della sua scuola che la inseguono in continuazione per bullizzarla.
Se guardate bene la copertina vedrete che Elsa in mano stringe una busta, ancora più in evidenza  nella copertina bulgara rispetto a quella italiana.
La nonna di Elsa, che per quasi 8 anni è stata la vera paladina di questa bambina speciale, è morta e le ha lasciato un compito importantissimo: consegnare una serie di lettere a persone che in passato ha ferito e che, per l'appunto, saluta e a cui chiede scusa.


Elsa in questa missione però non sarà sola e trova il primo vero amico della sua vita: di primo acchito sembrerebbe un gigantesco cane da combattimento, ma in realtà è un... wors! Cos'è un wors? Se non lo sapete è perché non siete mai stati nel paese-da-quasi-svegli. E se non sapete cosa sia il paese-da-quasi-svegli significa che non avete mai conosciuto la nonna di Elsa e non avete mai ascoltato le sue fiabe con cui raccontava il mondo alla sua bambina.
Elsa ed il suo wors scopriranno piano piano, lettera dopo lettera, i segreti di chi vive nel loro palazzo...

Вторая книга Бакмана не впечатлила, как первая - не было ни кома в горле ни скупой слезы, самое интересное для меня оказались истории жизни соседей. Не то чтобы я перестала ждать выхода третьей книги в мае, но уже не с таким рвением, как прежде #instapic #instabook #backman #fredericbackman #minmormorhälsarochsägerförlåt #bookstagram #book #books #reading #hobby #бакман #фредерикбакман #бабушкавелелакланятьсяипередатьчтопроситпрощения #синдбад #издательствосиндбад #книги #мирдолжензнатьчтоячитаю #книга #хобби #чтение #читайгород_доставляет
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La versione coreana della copertina invece punta tutto sull'ambientazione: l'autore, Friederik Backman, è svedese e non fa riferimento a nessun luogo particolare se non al palazzo dove vive Elsa con la mamma ed  il suo nuovo compagno e dove, sullo stesso pianerottolo, abitava anche la nonna.
Però si parla spesso di glögg e ciambelline alla cannella, quindi sì siamo ufficialmente in Svezia.
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Come avrete intuito da tutte queste copertine, Mia nonna saluta e chiede scusa ha avuto un grande successo ed è stato tradotto in tantissime lingue.
Però a me non è piaciuto molto: l'ho trovata una lettura decisamente lenta e poco coinvolgente.
Questo continuo clima "da favola" a me dopo un po' ha stufato.
Salvo invece il finale perché ha un ritmo un po' più incalzante e fa commuovere (e a me piace tanto piangere!).
Mia nonna saluta e chiede scusa è uno di quei libri su cui è difficile dare un giudizio: né belli né brutti, difficili da lodare ma impossibile da massacrare, dei libri "mah, sì se vuoi leggilo però..."
Se vuoi leggere una bella recensione di chi ha apprezzato questo libro ti consiglio il post della lettrice rampante.


11 maggio 2018

Cosa mangiare in Inghilterra

Che si mangia in Inghilterra?
[sottotitolo: soprattutto se sei vegetariano]

Tutti sanno che quando si va in Inghilterra si mangia il Fish&chips: a Liverpool ho sentito una puzza profumo di fritto da fare invidia a qualsiasi ristorante cinese, a conferma di tutto quello che era scritto in ogni libro di inglese delle elementari, medie e superiori!
Ma io non magio il "fish" e tanto meno il piatto tipico di Liverpool, lo scouse (che dovrebbe essere del manzo affumicato con le patate), fa per me: sono quindi morta di fame?
Direi di no!

Io ho trovato la mia grande passione, un buon motivo per tornare in Inghilterra anche quando il principe Harry non sarà più sulla piazza: le Jacket Potato!
Le Jacket Potatoes non sono altro che una patata con la buccia, aperta e cotta al forno, con sopra ogni ben di dio: quella che mi ha fatto brillare gli occhi e riempire lo stomaco è la versione con sopra fagioli e formaggio!
cosa-mangiare-inghilterra-veg
Solo cose leggere per me, grazie!
A Manchester invece ho mangiato in un ristorante di catena che proponeva solo insalate: mi sono fidata del fatto che fosse pieno di inglesi in pausa pranzo!
Chop'd io lo promuovo assolutamente: buono, salutare ed economico...


E cosa bere in Inghilterra?
Ovviamente birra, non è neanche da chiedere.
La birra più comune che troverete in tutti i bar è la Foster's, che è originaria dell'Australia ma credo che gli inglesi l'abbiano ormai adottata...
Non spaventatevi per le dimensioni del bicchiere della birra (non bisogna dire che la volete grande: è scontato): costa davvero poco ed è molto leggera... si beve che è un piacere!
Gli inglesi iniziano a bere molto presto al pomeriggio: quindi direi che è sempre l'ora di una buona birra!
Pare però che gli inglesi continuino ad essere grandi consumatori di gin, da quanto si vede dai souvenir che ci sono in giro.

A proposito di tea invece mi ha fatto molto sorridere il fatto che il tea al mattino me lo abbiano servito con un bicchierino di latte a fianco... strano no?
tè-latte-inghilterra
colazione con vista nei pressi del Liverpool One: una grande area commerciale 


E dove mangiare?
Ma in un pub naturalmente!
Ne troverete ad ogni angolo di ogni via per tutti i gusti: in molti di essi c'è la possibilità di ascoltare musica dal vivo e anche ballare.
A Liverpool il pub più famoso è The Cavern, la ricostruzione del pub dove si esibivano i Beatles. L'ingresso però costa 2,50 sterline e quando sono andata io c'era un po' di cosa: ho rinunciato e mi sono limitata a guardare l'ingresso da fuori.
the-cavern-pub-liverpool


08 maggio 2018

Ciao aprile

Che mese ciccio, aprile!
Aprile è stato un mese di grigliate & passeggiate, caciocavallo impiccato & street food, waffles & colazioni chiacchierine, picnic & giochi al sole, apertivi formaggiosi & amiche bollicine... perché chiacchierare con le amiche è bello, ma con qualcosa di buono di fronte è molto meglio!
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Aprile 2018 è stato anche il mese in cui ho ricominciato a viaggiare da sola: non è stato tutto facile, ma mi sono concentrata sulle cose belle... come una cena in ostello con una polacca, un argentino. un portoghese e un presunto cuoco inglese che lavora in Nuova Zelanda ma che ha preparato degli spaghetti che meriterebbero il rogo :)

Libri dal più bello (al meno bello)

Ad inizio aprile mi sono gettata a capofitto e per puro caso nel primo capitolo della saga della Pancol e subito dopo sul secondo libro. Prima di leggere il terzo ed ultimo ho deciso di prendere un po' di fiato con La crepa ed iniziando Mia nonna saluta e chiede scusa.



Gli occhi gialli dei coccodrilli: primo libro di una trilogia, protagonista è una ricercatrice di storia medioevale con una sorella gnocca che le frega la fama e che ha una vita sentimentale complessa.










La crepa racconta di un architetto con la crisi di mezza età e un occultamento cadavere sulla coscienza.
E poi parla di Buenos Aires, tantissimo.







Il valzer lento della tartarughe è il seguito de "Gli occhi gialli dei coccodrilli". Viste le premesse si poteva fare decisamente di meglio!










Viaggetti:
Liverpool è una città di contrasti armoniosi, dove gli edifici di mattoni marroni della città portuale si accordano con i grattacieli moderni e le loro vetrate luminose.

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E' una città curata, dove si percepisce che c'è un progetto di valorizzazione cultura degli spazi (e probabilmente della vita) della città.
sun-liverpool
Qui lo stesso angolo di Liverpool con la pioggia: sembrano due posti diversi!

Liverpool è anche una città curiosa: è un posto dove nel 1998 un artista giapponese crea una statua enorme di un agnello-banana secondo logiche a me sconosciute (ho letto che rappresenterebbe l'importazione di banane che arrivavano a Liverpool e l'esportazione di pecore!). Non sto scherzando: nel 1998 si installa il Superlambanana alto più di 5 metri e di un bel giallo brillante. La statua a me di primo acchito sembrava un cagnone malfatto, ma a Liverpool è piaciuto un sacco e dieci anni dopo, quando Liverpool è diventata capitale della cultura, ne hanno fatto 124 copie più piccole e tutte colorate diversamente in giro per la città.
E' talmente assurdo che alla fine piacerà pure a voi... e vi ritroverete a pensare quale sia il vostro preferito tra quelli che avete incontrato!


#superlambanana #lambanana #liverpoolinlove #liverpooltrip #liverpool #visitengland #visitliverpool

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02 maggio 2018

La crepa

La crepa di Claudia Piñeiro è stato il regalo di Natale di Claudia, che sa quanto sia impallinata con l'Argentina e quanto mi siano piaciuti gli altri romanzi che ho letto di questa giallista di Buenos Aires.

La crepa è un giallo ambientato nel centro di Buenos Aires.
Pablo Simò è un architetto di mezza età con moglie e figlia adolescente decisamente precisino e frustrato: ha un  matrimonio che va avanti per inerzia e un lavoro che non lo appaga.
Pablo Simò però ha soprattutto un segreto: ha aiutato i suoi colleghi a disfarsi del corpo di un uomo alcuni anni prima.
L'arrivo di una bella ragazza all'improvviso, che cerca informazioni su costui, lo porterà a smuovere le sue certezze.

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La crepa ci racconta di due Buenos Aires diverse: quella su cui lavora Pablo e quella dove Leonor lo riporta.
La Buenos Aires di Pablo ormai è solo più un reticolato di prati dove costruire o vecchi edifici da abbattere e rimpiazzare, per poi vendere gli appartamenti e fare soldoni. Stiamo parlando di una realtà corrotta, dove i controlli sono fatti con delle maglie molto larghe e dove in nome delle vendite tutto è lecito o quasi.
La Buenos Aires dove lo riporta Leonor invece è quella elegante dei palazzi del centro: la ragazza è una giovane fotografa che deve immortalare 5 edifici della città.
I 5 edifici che sceglie Pablo per Leonor
Leonor e Pablo si danno appuntamento all'angolo con il Congresso e da lì iniziano la loro passeggiata perché
Buenos Aires non è così, Buenos Aires è fatta per camminarci
palazzo-congresso-argentina
Il Palazzo del Congresso a Buenos Aires
Come trama  non è sicuramente quello della Piñeiro che mi è piaciuto di più, ma il suo stile è sempre molto scorrevole e secondo me è un libricino che merita una lettura se uno pensa di fare un viaggio a Buenos Aires: queste pagine sono come un paio di occhiali che renderanno più sensibili alla bellezza delle vie della "Capitàl".

Di Claudia Piñeiro io ho letto anche:
Claudia Piñeiro che mi risponde su instagram :)

Tua, che resta il mio preferito
Le vedove del giovedì, che fa parte della selezione di titoli della promozione 2 libri a 9,90€ della Feltrinelli.