Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì
Sono giunta alla fine della saga della Pancol: dopo il primo libro "sui coccodrilli" bellissimo e molto coinvolgente e il "secondo delle tartarughe", sono arrivata dopo 2000 pagine alla fine della trilogia con Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì.
Un post condiviso da Federica (@federica_zucca) in data:
Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì racconta l'ultima fase della transizione della protagonista Josephine da brutto anatroccolo goffo ed impacciato a cigno, ovvero donna sicura di sé ed orgogliosa dei suoi progressi. (Scusate se sono rimasta in tema di paragoni animaleschi!).
Ovviamente continuiamo anche a seguire i progressi delle sue figlie e di tutta la sua famiglia allargata.
Un post condiviso da Federica (@federica_zucca) in data:
Del primo libro mi era piaciuto il 90% dei contenuti e c'era solo una nota che mi era sembrata stonata, nel secondo libro quella nota era diventata più importante e nel terzo ogni tanto mi ritrovavo a pensare "e poi che ancora?!?!": la regina Elisabetta, Einstein, Cary Grant e per finire la lettura nel pensiero!
Un post condiviso da Pauline (@datgirlsagenius) in data:
E' proprio vero che a volte il dono della sintesi aiuta: se avesse aggiunto altre 100 pagine al primo libro e l'avesse finito così sarebbe stato perfetto! Invece così la storia si è trascinata per le lunghe ed ha perso di brio...
Quindi se vi piacciono le saghe ve lo consiglio, ma non più con l'esaltazione che avevo appena finito il primo volume... peccato!
Complimenti per la pertinacia! È vero che troppe pagine alle volte appesantiscono...tu pensa i libri di Sciascia, per dirne uno, che una volta letti mi lasciano un vuoto e direi :ancora!ancora!
Odio le saghe proprio per questo... A meno che uno non sia un autore superbravo, va a finire che poi si sbrodola... Meglio un libro unico e autoconclusivo, per me. Poi ovviamente ci saranno le eccezioni, ma in linea di massima...
3 commenti:
Ma dove li trovi????
Un abbraccio
forte
Maurizio
Complimenti per la pertinacia!
È vero che troppe pagine alle volte appesantiscono...tu pensa i libri di Sciascia, per dirne uno, che una volta letti mi lasciano un vuoto e direi :ancora!ancora!
Odio le saghe proprio per questo... A meno che uno non sia un autore superbravo, va a finire che poi si sbrodola... Meglio un libro unico e autoconclusivo, per me. Poi ovviamente ci saranno le eccezioni, ma in linea di massima...
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