29 marzo 2020

Se ti abbraccio non aver paura

Perché ho letto Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas?
Il libro Se ti abbraccio non aver paura è stato pubblicato 8 anni fa e tutte le volte che ho visto in tv Andrea, il ragazzo con autismo protagonista del libro insieme al suo papà, ho sempre pensato che fosse un libro che meritava di essere letto, ma procrastinavo sempre.
Mi sono imposta di leggerlo per l'inizio di marzo, quando al cineforum vicino a casa avrebbero proiettato il film che hanno tratto dal libro, Tutto il mio folle amore: inutile dire che la mia scelta ha avuto un tempismo perfetto.
Il 2 aprile sarà la giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo e sul sito di marcos y marcos, la casa editrice del libro, sarà disponibile per 24 ore il documentario Se ti abbraccio non aver paura. Il documentario racconta di un altro viaggio, in Marocco, mentre il libro omonimo è un viaggio nelle Americhe.
Franco e Andrea Antonello, i protagonisti di questo viaggio vero
Se ti abbraccio non aver paura: la trama
Il viaggio della famiglia di Andrea inizia quando a 3 anni la diagnosi non lascia scampo: il bambino è autistico. Prosegue lungo interminabili viaggi in cui tentano tutte le cure, tradizionali e non.
Quando Andrea non è ancora maggiorenne papà Franco ha una folle idea: partire da solo con il figlio per un viaggio on the road con partenza da Miami e con meta sconosciuta. Inizia così un viaggio di 3 mesi lungo gli Stati Uniti coast to coast e poi l'America centrale fino al Brasile.



Se ti abbraccio non aver paura: recensione
Se ti abbraccio non aver paura contiene tra le sue pagine due libri di viaggio.
Il primo è un percorso, non lineare e a tratti improvvisato, di un viaggio che inizia in moto in Florida e finisce in Brasile, quasi per caso. Franco non ha un percorso preciso in testa quando parte e non ha un biglietto di ritorno.
Fulvio Ervas, l'autore che ha raccolto i suoi racconti, lo rende in modo semplice tra le sue pagine. I capitoletti sono brevi, spesso si limitano ad una tappa di viaggio, non descrivono i posti dove si fermano con dovizie di particolari ma con le tante emozioni che padre e figlio provano.


E poi c'è un viaggio che, come dice l'autore, è iniziato prima della partenza: quando a tre anni hanno diagnosticato ad Andrea l'autismo, per la sua famiglia la vita si è stravolta. "Se ti abbraccio non aver paura" è la frase che avevano stampato su delle magliette di Andrea anni addietro perché Andrea ama abbracciare forte le persone, toccar loro la pancia e giustamente le persone che non lo conoscono potevano rimanere spiazzate: è l'inizio di questo viaggio.
Franco non sa se questo viaggio per Andrea sarà un'esperienza positiva perché i ragazzi autistici hanno bisogno di certezze e lui lo sta portando a vivere un'avventura dove di certo non c'è nulla.
Andrea e Franco, fuori dai loro confini, devono rimettersi in gioco e scoprire nuovi fragili equilibri.
Il racconto del loro viaggio è onesto: il viaggio, come la vita, con un figlio autistico non è fatta di stereotipi, non è tutto bello o tutto nero. Ci sono giorni in cui tutto va meravigliosamente bene e altri dove anche la cosa più semplice diventa estremamente macchinosa.

Sono contenta di aver letto questo libro durante la quarantena perché  sognare spiagge e avventure è liberatorio e perché Se ti abbraccio non aver paura racconta di chi è "in quarantena" da tutta una vita, intrappolato in un corpo con delle emozioni che non riesce a gestire.

Sono un uomo imprigionato nei pensieri di libertà. Andrea vuole guarire. Ciao


 Autore: Fulvio Ervas
Anno prima pubblicazione: 2012
Pagine: 319
Dove: Stati Uniti, Messico, Guatemala, Panama, Brasile
A chi può piacere: a chi sogna un viaggio senza meta, a chi è stato nei posti toccati da Andrea e Franco, a chi vuole vederli con occhi diversi. 
Un'altra recensione: Federica di Secondo capitolo definisce questo libro come una grandissima dichiarazione d'amore: ha proprio ragione!


2 commenti:

MikiMoz ha detto...

Ne avevo già sentito parlare: molto particolare, sicuramente.
Innanzitutto non sarà stata un'avventura semplice anche se certamente bella.
Poi, meraviglioso che sia stata trascritta.

Moz-

UIFPW08 ha detto...

Questo libro mi piace davvero un viaggio incredibilmente bello.
Brava Federica del consiglio
Maurizio