Ambientato in Iraq quando a Saddam era preso il pallino di stermianre un po' di curdi, I fiori di Kirkuk è un film davvero toccante. Per chi volesse guardare il film senza guastarsi il finale non proseguire oltre il primo paragrafo.
è una storia di scelte: le scelte di Najla, al protagonista femminile.
Najla nasce dalla parte giusta, nasce dalla parte giusta, sicura: nasce irachena. Ma si innamora di Sherko, anche lui medico come lei, ma curdo.
Najla lo segue, inizia a curare anche lei clandestinamente i curdi che sfuggono alla pulizia con armi chimiche ordinata da Saddam. Inizialmente lo fa per il suo grande amore, per lui.
E anche quando verranno divisi, Najla continuerà a cercarlo. E tutto quello che farà andrà in quell'ottica.
Solo alla fine del film si capisce una cosa, Najla ha imparato ad amare la giustizia e, nel momento in cui potrebbe finalmente vivere felicemente per aver ritrovato il suo amore, non può permettere che altri paghino per lei. Najla.
.A volte si è costretti a scegliere, essere con le vittime o con i carnefici. Io ho preferito essere con le vittime
6 commenti:
Sembra proprio toccante e la tua recensione è molto coinvolgente...
Non l'ho mai visto, mi hai incuriosito.
Bacio
Io l'ho visto, ed è veramente un film molto profondo... toccante e coinvolgente... inutile dire che ho versato fiumi di lacrime!
sembra bello e i tuoi consigli sai che li tengo in considerazione...vedi il prof 2.0
Fede eccomi eccomi...
ciao Federica
mi piacerebbe vederlo questo film!!!
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buona domenica
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