Siamo a Bogotà, nella zona Rosa, che è una zona fighetta della capitale colombiana, e c'è una ragazza bellissima, Karen, che fa l'estetista in un centro che sia chiama La casa della bellezza.
Karen è l'ultima persona ad aver parlato con una ragazzina che poche ora dopo verrà trovata morta: la polizia dice che si tratta di un suicidio, ma noi sappiamo che la ragazza è morta dopo un incontro "galante" con un uomo misterioso.
La casa della bellezza parla poco e niente della ragazzina morta, parla pochissimo del suo assassino e parla molto di Karen, protagonista dall'inizio alla fine di questo omicidio e non solo.
La casa della bellezza racconta della Colombia non dei narcos, nonostante il cognome "importante" dell'autrice, ma quella delle donne. Ci racconta di una Bogotà con tanta criminalità e ancora di più corruzione, una capitale dove è facile perdere se stessi. Si contrappone invece Cartagena, la città sulla costa da dove proviene Karen: un posto più caldo, dove è più facile essere felici (forse) ma dove non ci sono prospettive per il futuro.
Che cos'hanno in comune La casa della bellezza e La misteriosa morte della compagna Guan visto che parlano di due mondi davvero distanti anni luce?
Anche La casa della bellezza racconta tanto del paese che fa da sfondo al giallo, proprio come faceva il giallo cinese: si citano e descrivono quartieri e strade che sicuramente se si conosce Bogotà (o si sta pensando di andarci) sembra di stare proprio lì e si racconta tanto delle abitudini alimentari dei colombiani, che mangiano una quantità impressionante di arepas probabilmente!
Sicuramente La casa della bellezza non è il miglior giallo del mondo (e forse nemmeno vuole esserlo nel senso classico), ma è proprio un libro carino per imparare a conoscere la Colombia.
Se vuoi leggere altri libri ambientati in Colombia ti consiglio:
Ornamento di Juan Cardenas
Señor Vivo e Coca Lord di Luis de Bernieres
4 commenti:
Io ti consiglio anche "Le più fortunate" di Julianne Pachico, uscito per Sur. A me è piaciuto molto.
Grazie per questa segnalazione, non conoscevo questo giallo ma, in quanto a donne sudamericane potrebbe essere interessante il parallelo con quelle descritte dall'Argentina Claudia Piñeiro.
@Nela: l'ho trovato abbastanza differente perché la Escobar è molto molto più descrittiva delle abitudini del posto... però la Piñeiro mi piace moltissimo!
Grazie per la segnalazione e per essere passata dal mio blog. saluti.
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