16 maggio 2021

Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

Perché ho letto Il più grande uomo scimmia del Pleistocene di Roy Lewis?

Avevo questo libro in libreria da 20 anni, da quando era stato assegnato come lettura a mia sorella al liceo. 

L'ho messo in scambio su acciobbok e, quando una ragazza me l'ha richiesto, mi è venuto voglia di leggerlo e poi l'ho spedito.

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Il più grande uomo scimmia del Pleistocene: la trama 
Una famiglia del Plesistocene vive sotto la guida di Edward, che è uno che ci vede lungo e vuole condurre tutti quanti lungo la via dell'evoluzione: dalla discesa dagli alberi e dalla scoperta del fuoco verso nuove sfide. 
In un'eterna disputa tra reazionari e progressisti, la storia si ripete...

Il più grande uomo scimmia del Pleistocene: la recensione 

Sulla quarta di copertina "Il libro che avete tra le mani è uno dei più divertenti degli ultimi cinquecentomila anni". Non esageriamo: non vi spancerete dalle risate, ma vi farà sicuramente sorridere. 

Ho l'assoluta certezza che se lo avessi letto al liceo lo avrei trovato soporifero, mentre adesso ne ho apprezzato tantissimo la modernità. 
Roy Lewis scrive questo libro nel 1960, lo ambienta nel Pleistocene e pagina dopo pagina scopriamo che Ernest, Edward, zio Vania e zio Ian potrebbero non vivere in una grotta ma in un grattacielo e sarebbero altrettanto credibili. 
Lewis non racconta l'evoluzione dell'uomo, ma racconta lo scontro tra due filosofie che reggono qualsiasi epoca: innovazione vs tradizione difesa a qualsiasi costo. 
Se ci pensate, l'innovazione alle volte si chiama grotta, altre fuoco ed oggi si chiama vaccino... non vi sembra un libro incredibilmente attuale? 


Il più grande uomo scimmia del Pleistocene: titoli e copertine 

Il più grande uomo scimmia del Pleistocene in italiano è edito da Adelphi, che per me è sinonimo di editore "serio". Non leggo spesso Adelphi perché ho il pregiudizio che siano libri complicati e che non facciano al caso mio. 
Il più grande uomo scimmia del Pleistocene ha questa copertina così seriosa che sicuramente non mi avrebbe mai invogliato a pescarlo da uno scaffale.

La prima edizione del 1960 esce in inglese con il titolo "What we did to father". Mi permetto un suggerimento: non regalatelo alla festa del papà, potrebbe non essere carino.

 


Nel 1963 cambia titolo e diventa "The evolution man".


Nel 1968 cambia ancora, chissà perchè... e viene ripubblicato come "Once upon an ice age":
Nel 1993 torna ad essere "The evolution man" ma negli Stati Uniti il titolo diventa "The evolution man or How i ate my father":
Ai francesi questo libro deve essere piaciuto parecchio perché ho facilmente trovato tante edizioni differenti con copertine che, a mio gusto, variano dal "wow che bella" a "bleah sono matti". Il titolo francese della prima edizione del '75 è "Qu'est-ce que nous avons fait à père", ma poi diventa "Pourquoi j'ai mangé mon père":





Sono molto indecisa se la copertina peggiore sia questa o la successiva!



In spagnolo è piuttosto inquietante:

Stesso titolo pure in rumeno con cavernicolo da copertina:

I turchi optano per un titolo scialbo come "nostro padre"

E per finire ecco la splendida e calzante (in tutti i sensi) copertina coreana:
Autore: Roy Lewis
Anno prima pubblicazione: 1960
Pagine: 178
Dove: in Africa centrale
A chi può piacere: a chi cerca una storia raccontata in modo leggero ma dai contenuti profondi. 
Un'altra recensione: se siete curiosi di vedere (non leggere, ma proprio vedere) una recensione davvero originale cercate il post di Colti in castagna: oltre alla classica recensione c'è anche un wordcloud con le parole chiave


1 commento:

Sara ha detto...

Penso che dovrei iscrivermi anch'io a un servizio di reciclo dei libri, ma poi alla sola idea di andare in posta vado in crisi.