Dopo 42 giorni dalla sua uscita e
mille disavventure ieri sera io e Fra abbiamo disgraziatamente visto l'ultima parte di Harry Potter.
Cioè abbiamo visto un film liberamente ispirato all'ultima parte dell'ultimo romanzo della Rowling.
Bello, strabello il momento di Piton, meglio di come lo immaginavo:
e stupendo il momento in cui Harry trova la Pietra della Resurrezione (che io tra l'altro immaginavo tonda!) e si fa accompagnare da coloro che l'hanno amato verso il momento della fine, come pure mi è piaciuto quando PapàPotter parla con Albus Severus. E poi basta. Ma basta davvero.
Capisco che non potessero esserci tutti i dettagli, ma inserirne alcuni non costava poi molto eh!! Uno per tutti: perchè Hagrid non piange copiosamente nel portare il corpo senza vita di Harry?
Ma perché inventarsi degli interi pezzi??? Meno male che avevo
riletto da poco il libro e che con me a scuotere la testa c'era mia sorella, se no avrei pensato che la memoria mi avesse fatto cilecca: Harry prima di andare a morire non saluta i suoi amichetti, incontra per caso Neville e gli affida il compito di eliminare Nagini. E Neville non fa nessun discorso su Harry, agisce punto e basta!!!
E con Neville apriamo il capitolo delle mancanze. Che, dico io, meno male che lo hanno diviso in due parti il libro eh! Povero Neville, non aggiungo altro, più bistrattato di così non so cosa potevano fargli. Beh potevano trattarlo come il fu-Freud, che fra un po' uno neanche si accorge che c'è e che muore. e tutta la storia di silente dov'è??? dove te la sei cacciata mr. Yates?! E quella bellissima scena in cui Harry si trova a confrontarsi con il ritratto di Silente e decide cosa fare con i doni della morte? Che delusione!!!
La Rowling nei suoi libri disegna personaggi a tutto tondo, sfaccettati, in continua evoluzione, mai statici. Ed è nel settimo libro che ognuno, nel bene o nel male, fiorisce e si apre al mondo che desidera e che, con le sue scelte, sta preparando. Ed è nell'ottavo film che il regista passa su ognuno di loro con una bella pialla e li lascia lì, piatti come fossero i fantasmi di loro stessi.
Bocciato.