17 ottobre 2008

7 agosto: Puente La Reina - Ponteferrada | quasi 500 km in un giorno

Il giorno di oggi è una giornata particolare e diversa dalle alte, una giornata di passaggio, un salto di 500 km. L'idea di non camminare, o quasi, per tutto il giorno al mattino mi ha reso felice da una parte (moolto felice) ma anche un po' triste perché stavamo lasciando dei visi conosciuti, qualche storia e Mr Sasha, che naturalmente lui continuava a farsela tutto a piedi..
La foto è stata fatta la sera prima, quando abbiamo regalato a Sasha una conchiglia con tutte le nostre firme...



Oggi sarà una giornata di fortunate coincidenze o, io mi son risposta, della Divina Provvidenza... per la serie: se qualcuno vuole che ci arrivi, ci arrivi!

Infatti la ragazza del punto d'informazione il giorno prima ci aveva detto l'orario del pullman che ci avrebbe riportato a Pamplona sbagliando di 5 minuti e, nonostante noi ci fossimo svegliati presto perché dobbiamo assolutamente prendere quell'autobus, ma siamo arrivati praticamente al pelo. Ed è strano avere delle ruote sotto il sedere, che ti cullano... e infatti dopo poco ci abbiocchiamo alla grande. Ci svegliamo nella stazione dei pullman di Pamplona dove eravamo già state per prendere un pullman per Victoria e impieghiamo il nostro tempo giocando a carte... è arrivato uno e ci ha chiesto se gli vendevamo le carte! gente strana...

Fino a Vitoria dormiamo come ghiri e trulli trulli scendiamo in questa stazione dei pullman e sempre trulli chiediamo alla signora a che ora passa quello che trullallero ci porterà a Ponferrada. Doing. Rumore di tegola sulla testa. il pullman c'è e esiste, passa da lì a poco ma c'è un unico posto ancora libero. Fregati! Dopo un secondo di panico la signora ci propone un pullman fino a Burgos, ma dobbiamo decidere velocemente perché da lì a una mezz'oretta neanche passerà. e noi lì a scervellarci su che cosa potevamo poi fare da Burgos ma la signora, che forse si è impietosita nel vederci impanicati, ci trova una coincidenza per Leon. non è il massimo, dobbiamo aspettare parecchie ore a Burgos ma è meglio di niente.


Sul pullman naturalmente ronfiamo alla grande e, quando scendiamo, ci rendiamo conto che Burgos è una città splendida... ha una cattedrale gigantesca e un sacco di belle vie:
e in mezzo a tutte queste bellezze mi spediscono dentro l'ufficio informazioni per chiedere... dov'è il Mc? una vergogna... ma fortunatamente, per me, il Mc non c'è nelle vicinanze... lo giuro! Lo specifico perché poi hanno iniziato a prendermi in giro e dire che col fatto che capivo lo spagnolo dicevo loro solo cosa volevo!
Dopo una piccola pausa con foto ricordo e commento acido alla foto: "Fede e uno dei tanti pellegrini con cui ha attaccato bottone!"...
... decidiamo di andare a mangiare in un telepizza, che è una specie di Spizzico spagnolo, dove credo di poter dire che facciamo più foto lì dentro che in tutto il resto del cammino...
il fatto è che per prenotare una pizza ci va una laurea: scegliere la base, cosa vuoi metterci su ma poi c'è la rpomozione che vale solo per certe pizze, per altre ne prendi 2 e ne paghi una...
... ma è chiaro che la scelta non è mica facile!!
Dopo la fatica della pizza e la nostra figura da classici italiani in giro ci confrontiamo con una coppia che è al tavolo vicino: "no ma quella è una pizza?" "ma è troppo piccola" "oddio cosa ci mettono sopra" ecc...
Andiamo in una vera gelateria italiana ,"da remo" dice l'insegna. Remo è un peruviano/boliviano credo ed è forse l'unica persona che se la prende con più calma di noi. Il gelato è praticamente fosforescente ma la cosa carina è che di fianco alla roba dei gelati c'è una parte del banco adibita a pizze e calzoni. Io prendo una granita al limone color giallo titti ma un po' più acceso: in quel momento mi è comparsa nella testa la foto della granita alla menta texana di Simona, forse una delle prime cose che ho visto nel suo blog.
Naturalmente sul pullman fino a Leon continuiamo a ronfare come ghiri, anche se io in semisolitaria. Infatti lì ti vendono i biglietti prenotati con già il posto assegnato... ma il mio non c'è! praticamente al posto del 53-54 c'è la macchinetta, quindi l'autista mi spedisce vicino a un russatore che però, a esser sincera, non mi ha impedito di dormire tutto il viaggio.
Scesi a Leon scopriamo che forse siamo salvi: lì c'è una corsa proprio per Ponferrada ma parte dopo 10 minuti e l'autista dice che non può aspettarci ma dobbiamo fare velocissimi a fare il biglietto: coda lunghissima in biglietteria... ansia ansia! alla fine non riusciamo a farlo perché al nostro turno la signorina ci dice che a lei risulta già partito e non può emettere i biglietti! ma merda secca.. invece poi ce lo fa l'autista direttamente sull'autobus... dirlo subito no eh?!
Giunti a Ponferrada dopo molto pellegrinare arriviamo nell'ostello. è strapieno e c'è posto a dormire solo fuori... ma non è il caso di fare gli schizzinosi: arriviamo che sono le 10 meno qualcosa e loro chiudono alle 22. se non è la Provvidenza questa...

3 commenti:

Grissino ha detto...

Ragazzi/e ma avete mangiato male, dai!! Va bene che magari i soldi non erano tanti ma una trattoria di lí?

Burgos... a me é venuto in mente subito Jorge da Burgos... il cattivone del Nome della Rosa. A voi, no?

lindöz ha detto...

Sempre attivissima, la nostra Fede. Azz, che vergogna, io 500km li faccio in moto, e se li faccio sono già stanca!!! o_O

Federica ha detto...

@ grissino: sarò sincera... l'idea della trattoria non ci ha neanche sfiorato... e per il nome della rosa io non l'ho letto e credo neanche gli altri... però mi sembra che giammy e matte abbiano nominato una squadra di calcio

@ lindoz... beh ma in moto devi stare attenta ecc, io in pullman ho sempre dormito