Il gusto proibito dello zenzero era sul mio comodino già da un po', lasciato lì da mia sorella a cui era piaciuto molto. Poi ho letto la recensione di Auryn, che a sua volta era stata consigliata da Strawberry, e mi son fatta convincere ad aprirlo. Spero che leggendo la mia recensione qualcuno "si convinca" a leggerlo perché merita davvero.
Jamie Ford racconta una storia a noi europei sconosciuta: negli Stati Uniti quando il Giappone bombarda Pearl Harbor cosa capita ai cittadini americani di origine giapponese? Non mi ci ero mai soffermata a pensarci, non mi ero mai posta la domanda.
I giapponesi a Seattle vengono additatati come probabili spie e cospiratori e vengono allontanati e segregati in appositi campi di concentramento.
Il libro ci offre il punto di vista di due ragazzini, cinese lui e giapponese lei, e della loro tenera e coraggiosa amicizia.
In più per me tra le righe si trovano descrizioni di Seattle, la città dove vivono diversi miei parenti americani, e che se andrò prima o poi negli States sicuramente toccherò.
Voto: 4 stelline piene!
10 commenti:
Oh, io l'ho letto quest'estate. Il mio cane si chiama zenzero e mi son fatta incuriosire dal titolo (mai dare nomi normali agli animali, mai).
Io gli ho dato un 8 nella mia personalissima scala di voto, che le stelline anobiiane sono troppe poche.
è molto bello, ma non mi ha "rapita" del tutto!
baci
Minerva
ps: ed ora cosa leggi/leggerai?
Io ho comprato un'altro libro dove nel titolo c'è lo zenzero. Pare vada di moda.
Dai, non lo sapevo dei parenti americani! :)
Sono contenta che ti sia piaciuto!! Ma a questo punto non posso che caldeggiarti l'ultimo libro di Lisa See che ho recensito sul blog ;-)
PS la parte che mi aveva sconvolto è che siamo così europacentrici da non avere idea di quello che stava succedendo di là dall'oceano!
MMMM... molto interessante :)
E.
Ma che bella recensione...
Se non ricordo male deve essere stato tratto qualche film da questa storia. Non l'ho mai letto comunque e mi riprometto di farlo presto.
Un abbraccione e buona giornata!
Interessante, vedrò se fosse stato tradotto in francese per leggerlo, altrimenti dovrei aspettare di tornare in Italia. Ma non sarà per domani. Effettivamente nei libri di storia si legge solo che i giapponesi viventi o naturalizzati in America del nord erano stati messi sotto sorveglianza, ma non si è mai entrati nei dettagli. Ottima scelta. Un caro saluto.
Fede scegli sempre i libri mgliori.. ma come fai? Dolce notte
Sono contenta ti sia piaciuto...:-)
Posta un commento