23 gennaio 2014

Massimo Gramellini

A me Massimo Gramellini piace tanto - tantissimo. Come giornalista.
Come scrittore non troppo: L'ultima riga delle favole mi aveva lasciato perplessa e Fai bei sogni aveva deluso le mie aspettative.

Son stata ad un incontro con Gramellini, realizzando così il desiderio di incontrarlo.
Il punto di partenza era proprio il suo ultimo libro e il titolo dell'incontro era già molto esplicativo "Arrivati da ieri". Un incontro semplice, dove Gramellini ha raccontato come ha fatto a convivere con il dolore per la morte di sua madre quando lui aveva solo 9 anni e, soprattutto, con la verità scomoda riguardo il suo suicidio. La storia ovviamente chi ha letto il libro già la conosceva e ha detto nulla di strabiliante o di inaspettato per chi, come me, lo segue con costanza.

Di Gramellini mi ha colpito molto l'umiltà nel parlare del suo dolore, nel sottolineare che non esistono dolori di serie A e di serie B. Esiste solo il dolore che va accolto e accettato come possibilità di cambiare: si può anche scegliere di non amar più per paura di soffrire, ma il paradosso è che si starà male comunque.

Dopo un'ora e mezza in cui Gramellini ha chiacchierato e risposto a domande mi è quasi tornata la voglia di rileggere il suo libro per capire se, a una seconda lettura, mi piacerà di più.

E ora via con le scelte coraggiose: "Ci son due scelte: di paura e di coraggio. Queste ultime son sempre quelle giuste, e quelle meno consigliate". 

13 commenti:

Auryn ha detto...

Mi piace e condivido questa cosa delle non categorie del dolore!
Eppure ha detto una cosa sconvolgente, perchè la maggior parte delle persone fa delle graduatorie :-(

Giulia S. ha detto...

Non conoscevo la sua storia e il suo passato. Anch'io sono d'accordo. Non esiste una classifica del dolore, nessuno può dirci se è giusto o no provare dolore e soprattutto per quanto tempo.C'è chi lo nasconde e finge di poter andare avanti e c'è invece chi sceglie di condividerlo con gli altri. Dipende dalla persona.

Marco ha detto...

A me ogni tanto piace, ogni tanto no. Mi piace quando parla di cose non scontate; lo detesto quando si aggrappa al treno dei buoni sentimenti.
Mi ha molto deluso con la sua frase, diventata virale sui social network, "i se sono la patente dei falliti." Mi verrebbe da dirgli: tu della crisi parli tanto, ma non sai nemmeno cosa sia.

Non si dice piacere - La moda passa, lo stile resta ha detto...

Concordo con Marco.

bel post

http://nonsidicepiacere.blogspot.it/

maris ha detto...

Io finora ho letto soltanto Fai bei sogni e devo dire che mi è piaciuto. Lui comuqnue mi piace abbastanza come persona, lo vedo spesso da Fazio. Devo leggere qualche altro sul libro per esprimere meglio un mio giudizio sul Gramellini scrittore.

Unknown ha detto...

Il Gramellini giornalista mi fa impazzire, è bravo, ironico, non mi annoia mai. Come scrittore non lo so con certezza, perché Fai bei sogni mi è piaciuto un sacco, tanto quanto non mi è piaciuto L'ultima riga delle favole.
Però ti invidio un sacco per averlo incontrato!!!

fedex ha detto...

Bello :)
Nuova follower se ti va ho appena aperto.. Passa se vuoi per un consiglio :D
http://photographyfede.blogspot.it

Kylie ha detto...

Non ho ancora letto Fai bei sogni che, a detta di tutte le persone che conosco, pare sia molto emozionante. Però apprezzo il suo stile sobrio e quasi sottomesso con cui si presenta al pubblico.

Laura ha detto...

Anche a me han deluso i suoi libri...ma come giornalista mi piace moltissimo. Chissà che bel momento Fede!

UIFPW08 ha detto...

E' davvero un bravo giornalista.
Mi piace anche come scrittore.
Maurizio

Simo ha detto...

Anche a me "Fai bei sogni" non ha convinto del tutto. Gramellini scrive bene, sa sicuramente emozionare (come dice Marco Neri "aggrappandosi al trenino dei buoni sentimenti…", :)).
Ma è la storia che non mi finisce. È vero che non ci sono categorie del dolore e che, soprattutto, ognuno reagisce a un dolore in modo soggettivo, però mi ha un po' lasciata perplessa questo ragazzone di mezza età che si rifugia dietro al lutto della madre per comportarsi ancora da stronzo con le donne e con il mondo intero… con tutta la comprensione del caso.

Sara ha detto...

Ma lo sapeva il buon Gramellini di avere innanzi a se una critica letteraria tanto deliziosa quanto implacabile?

Sabina Fragola ha detto...

Bell'incontro anche se negli ultimi tempi vivo una forte insofferenza nei suoi confronti... se riesce a scendere dal treno dei sentimenti per un attimo mi torna simpatico...