27 novembre 2014

Indios... a chi?

Murales a Santiago del Cile


Ultimo post cileno, almeno per ora, ed è una precisazione sul perché son andata in Cile un mese e mezzo fa.
In Cile ci son stata a metà ottobre, in occasione di un ponte lungo per quella che è la scoperta dell'America o che qui in Argentina chiamano sull'onda del political correct "Giorno della diversità culturale". A me pare che ora vada di moda riscoprire la storia, le leggende, le tradizioni delle popolazioni originarie.
Non riesco a capire però se è solo moda o dietro c'è davvero la volontà di ripensare la storia in un'altra chiave,

Sta di fatto che i pregiudizi sono duri a morire e vengono fuori senza farlo apposta quando uno meno se lo aspetta.
Per esempio quando si deve dire ad un bambino che si sta proprio comportando a modino ci si complimenta dicendogli  che è proprio un caballero ingles; se invece il bimbo si sta comportando da disgraziato, ne fa di tutti i colori e insomma sembra proprio un selvaggio che cosa gli direte? Sei proprio un indios!!!!
A voi le conclusioni!

Se ve li siete persi ecco i post del fine settimana cileno:

9 commenti:

Kylie ha detto...

Spero non sia solo una moda.

Un abbraccio

Cavaliere oscuro del web ha detto...

I pregiudizi sono la rovina del mondo.

UIFPW08 ha detto...

Indios a parte il mu
rales e superbo..
Buona giornata
il mio abbraccio Federica
Maurizio

MikiMoz ha detto...

Beh, lo diciamo anche qui che siamo gentlemen o indiani XD

Moz-

Maruzza ha detto...

Certe cose son dure a morire...

Silvia - Banana e cioccolato ha detto...

Io invece mi sono sempre chiesta perché qui da noi “fare l’indiano” voglia dire fare lo gnorri… Magari tu che sei in confidenza con gli Indios puoi provare a chiederglielo!

cri ha detto...

cara Fede, ho perso molti dei tuoi post, ma recupererò' presto!
Bacioni, Cristina

Claudia ha detto...

Mi sa che i pregiudizi sono duri dappertutto a morire :(
Claudia

Carmine ha detto...

mi risulta che le popolazioni indigene furono trattate male specie in cile , spero non sia una moda ma una scoperta dei valori di un territorio anche se credo gli originari siano in pochi