26 settembre 2015

La lettera d'amore

“è un libro che farà innamorare i delusi, riempirà di gioia chi oggi è innamorato e consolerà chi ha pene d’amore” scrive il giornalista Gianni Riotta.
Letture estive con segnalibri di fortuna
Per me La lettera d'amore di Cathleen Schine è un libro che ha mantenuto le sue promesse. Non me la sento di giudicarlo come un libro indimenticabile, di quelli che ti segnano nell’animo, ma è un libro che ha il sapore di una pesca: dolce, morbido, genuino e mai stucchevole. Per la prima volta in vita mia ho avuto la forte tentazione di liberare questo libro, abbandonarlo su una panchina, e sperare che qualcun altro che avesse bisogno di un po’ di balsamo per l’anima lo trovasse.

Di cosa parla La lettera d’amore? Di una lettera, all’inizio: una lettera che non si sa chi l'abbia scritta e non si sa nemmeno per chi sia, ma trasuda da ogni parola di verità, tenerezza e amore vero.
Non è immediato, ma poi ci si affeziona ad Helen, scorbutica libraia di un paesino della costa est degli States (decisamente meno glamour degli Hampton dove ancora sto ancora seguendo le noiosissime vendette di EmilyThorne), che trova questa lettera e vuole capire chi l’abbia scritta e se è lei il destinatario di quei pensieri. E noi con lei, che siamo peppie-dentro e sia mai che di fronte alla possibilità di farsi gli affari altrui ci tiriamo indietro.

La cosa strana di questo libro è che, alla fine quando ho scoperto di chi era la lettera, quasi non ero più curiosa di sapere chi fossero mittente e destinatario. Tanto ormai lo avevo capito che l’Amore è quella cosa che non segue le regole che ci imponiamo, è un sentimento poco convenzionale che si prova nella banalità di pensare all’altra persone durante un gesto quotidiano come “quando sbuccio un’arancia”.
Poi sono una gallina che predica bene e razzola male, ma questo è un altro paio di maniche.

Mi dicono che c’è anche una trasposizione cinematografica del film di fine anni ’90: io ancora non l’ho vista.

Se vi viene voglia di leggere questo libro vi consiglio di prendervi un attimo, magari con una tazza di tè tra le mani, ed ascoltare con attenzione Le lettere d’amore di Roberto Vecchioni. Magari anche più di una volta, lasciare decantare nel cuore le parole di questa canzone e poi, dopo qualche ora, dare il primo morso a questo libro.

6 commenti:

Carmine ha detto...

grazie del consiglio l'amore è un tema che accomuna tutti, mi ha molto incuriosito questo libro

Alenixedda ha detto...

Parli dei libri in una maniera così evocativa che non posso fare a meno di aggiungerli alla mia wishlist!! ♥♥♥♥

S. ha detto...

hey che bella scoperta che sei :)
il libro non lo conoscevo il film si, ma non era particolarmente da ricordare.
invece la canzone del Prof, be' quella è mitica
sicuramente conoscerai autore e libro, però siccome è il mio preferito ci tengo a suggerirtelo,
David Grossman " che tu sia per me il contello" un libro epistolare (direi un anteprima di certi
amori virtuali)
grazie del tuo passaggio da me ti leggerò
buona giornata :)

Patalice ha detto...

...che cosa incantevole è il bisogno di liberare un libro?
non l'ho letto, e so già di essermi persa qualcosa

Natascia ha detto...

Devo segnarmi questo libro, perchè mi intriga molto ;)

Elio ha detto...

Il mio problema è che quando consigli un libro non so quale titolo sia stato dato in francese. Qui hanno l'abitudine sia per i libri che per i film di non tradurre esattamente il titolo originale. Cercherò di trovarlo su qualche sito di vendita in Internet. Per Vecchioni, naturalmente, non si può che essere d'ccordo. Un amichevole abbraccio.