13 ottobre 2017

Il fiume della morte

Io pensavo che la Bretagna fosse un posto estremamente tranquillo: ho girato per 10 giorni con il portafoglio nello zainetto senza nessuna preoccupazione perché mi sentivo estremamente sicura.
Ci ho pure scherzato qualche post fa sui pericoli della Bretagna, un posto dove puoi essere bombardato dalle cacche di gabbiano o ritrovarti con l'acqua alla caviglia quando meno te lo aspetti.
i disegni di Le Corré sulla Bretagna sono davvero simpaticissimi
Poi ho letto un libro di Jean Failler, uno scrittore bretone che ha all'attivo quasi 50 romanzi gialli ambientati in Bretagna e che vedono come protagonista la simpatica ispettrice di polizia Mary Lester. 

Io ho scelto "Il fiume della morte. Mary Lester e gli annegati dell'Odet" anche se è un libro un po' vecchiotto (pubblicato nel 1999) perché i più recenti credo non siano stati tradotti in italiano e perché si parlava di Quimper, cittadina che mi ha colpita per quanto fosse curata con le sue fioriere sui ponti e soprattutto perché mi pareva non eccessivamente turistica.
odet-quimper

Mary Lester in questa avventura viene incalzata da una telefonata anonima ad indagare su quante siano le morti violente sull'Odet, il fiume che scorre tranquillo sotto i ponti fioriti di Quimper: un'indagine che ci porterà a percorrere il letto del fiume tra la cittadina e la foce vicina a Benodet, cittadina in cui non sono stata ma ho visto tratti di costa lì vicino.

Si intrecciano storie legate allo spaccio di droga e castellani a cui non è giunta la notizia che Maria Antonietta ha fatto una brutta fine già da un pezzo.

Assolutamente consigliato a chi sta preparando un viaggio in Bretagna o ha visitato questa regione: sicuramente apprezzerete le descrizioni delle maree e degli scherzi che fanno!
Solo una cosa non mi ha convinta: ma com'è che Mary Lester va sempre a mangiare in brasserie e mai in una creperie?

2 commenti:

Sara ha detto...

Le vignette che hai scovato sono ironiche e simpaticissime!

Sonia Ognibene ha detto...

Riesci sempre ad incuriosirmi, non li conoscevo. Grazie! Ah, foto molto suggestive!