Erano anni che non leggevo nulla di australiano e nella mia "mappa delle letture" non c'era mai un pallino sul continente oceanico.
Da quasi un anno ho un'amica carissima che vive lì e mi è venuta voglia di "andare anche io" in Australia.
Per puro caso spulciando sul sito di Marsilio ho scoperto Questo minuscolo, inutile cuore ambientato a Melbourne.
Questo minuscolo, inutile cuore è un brillante, geniale libro!
Questo minuscolo, inutile cuore: la trama
Zia Janice si ritrova a fare da babysitter alle piccole Mercedes e Paris in un fine settimana di delirio nella villetta dei loro genitori fuori Melbourne, dove tutto sembra essere in armonia e perfetto.
Il loro papà ha appena annunciato loro che lui e la mamma si stanno separando e sta partendo con la loro giovane insegnante di danza.
La loro mamma decide di andare a riprendersi il marito infedele durante la luna di miele con la nuova fidanzatina e lascia le bambine a sua sorella.
Ma Janice, che ha costruito la sua vita intorno al laboratorio sterile di biologia dove lavora e coltiva batteri, scopre che dietro quella patina di perfezione vivono famiglie con dinamiche moooolto particolari e anche la sua vita è più incasinata di quel che sembra!
Le copertine di Questo minuscolo, inutile cuore.
La versione italiana di questo libro è uscita nel 2017, un anno in cui passavo le mie pause pranzo molto spesso a dare un'occhiata nella libreria vicino a dove lavoravo (era anche l''unico negozio aperto a quell'ora). Io quel libro non l'ho mai visto in libreria, ne sono certa.
La risposta che mi sono data sul motivo è che probabilmente con una copertina così brutta il mio sguardo sarà sicuramente passato oltre.
Fonte: Silenzio sto leggendo |
La versione inglese è sicuramente più accattivante con tutti quei bei colori sgargianti, ma che cosa c'entri un ombrello con questa storia mi sfugge!
La versione australiana invece riprende l'episodio divertentissimo dei primi capitoli del libro (e a cui fa riferimento anche la copertina italiana)! La moglie tradita che decide di vendicarsi distruggendo i vestiti del marito e si accanisce in modo particolare sul cavallo di tutti i suoi pantaloni: i pantaloni dovevano servire a contenere il pene di suo marito ed è evidente che non hanno fatto bene il loro lavoro!
Questo minusciolo, inutile cuore: la recensione
Questo libro parte col botto, con una situazione drammatica ma descritta in modo surreale e davvero divertente: un papà spiega alle sue figlie piccole che lui e la mamma si separano
Ad assistere le bambine c'è zia Janice che in 48 ore e in una climax inarrestabile ed incredibilmente divertente scopre i vizietti di sua sorella, suo cognato ed i loro vicini di casa, fino a rendersi conto di non sapere assolutamente nulla di quello che succede intorno a lei (e forse nemmeno in lei).
Un libro come questo poteva essere solo due cose: o un lavoro fantastico o una boiata immane.
Sono stata fortunata perché Toni Jordan è stata una maestra nell'alternare i due piani temporali del racconto con due registri diversi: il presente punta tutto sull'umorismo e sull'assurdo mentre il passato, in cui Janice analizza il suo matrimonio fallito, ha un risvolto intimo e svela tanta sofferenza.
Voce fuori dal coro ed in mezzo alle urla prodotte dagli equivoci dei grandi è quella di Mercedes, la figlia maggiore, che con perspicacia fa notare quello che sfugge agli adulti, come per esempio che il letto del vicino di casa deve essere davvero molto scomodo se viene a dormire nel lettone di casa loro quando il papà non c'è!
Questo libro ha due pregi racchiusi in poche pagine: quando c'è da ridere fa spanciare, quando c'è da fermarsi a riflettere colpisce i nervi scoperti del lettore in modo magistrale e sapiente.
Autrice: Toni Jordan
Anno prima pubblicazione: 2016
Pagine: 256
Dove: Melbourne
A chi può piacere: a chi è dotato di senso dell'umorismo e a chi in fondo in fondo ha un animo romantico.
Attenzione: fortemente sconsigliato a chi vive situazioni sentimentali problematiche.
In questo libro si parla anche di infertilità: non conosco questa situazione così bene da poter dire se il modo di trattare la questione possa risultare fastidiosa od indelicata per chi la vive in prima persona.
Un'altra recensione: Marta di Mangialibri ne è entusiasta quasi quanto me!
1 commento:
Mi sembra un libro riuscito!
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