grafica di Claudia |
Nel parco di un paesino del Québec compare un'inquietante figura mascherata e completamente vestita di nero che semplicemente fissa le finestre del bistrot. Se all'inizio sembra uno scherzetto e poi uno scherzo di cattivo gusto, ben presto si capisce che è davvero qualcosa di inquietante perché ci scappa il morto.
La protagonista è la custode di un cimitero ed è la storia di come con un dolore straziante si debba imparare a convivere.
Cosa fareste se a 26 anni vi diagnosticassero una forma di Alzheimer precoce con una speranza di vita di due anni? Emile decide di evitare alla sua famiglia lo strazio di vederlo trasformarsi nell'ombra di se stesso ma sa che presto non sarà in grado di viaggiare da solo e quindi cerca su internet qualcuno disponibile ad accompagnarlo nel suo ultimo viaggio.
Un libro che faccia pensare - La frontiera: viaggio intorno alla Russia di Erika Fatland
In estate io preferisco le letture meno impegnative, quelle che mandano in vacanza ancche il cervello, ma in autunno ci si può dedicare ad un bel saggio.
La frontiera dell'antopologa norvegese è un libro molto corposo (per certi versi anche troppo) su un viaggio fatto intorno alla Russia, tutta la Russia. La prima edizione del libro è del 2017 ed è ovvio che molte cose sono cambiate ma è davvero utile per provare a capire qualcosa di più sulla Russia, tramite i suoi vicini. Io a febbraio ho riletto i capitoli ucraini per (provare a) capire le radici di quello che stava succedendo.
Un libro che ti riporti in vacanza - ???
Leggere un libro ambientato nel posto dove andrai in vacanza è un ottimo modo per prepararsi ad un viaggio ed iniziare ad assaporarlo.
Ma quando si torna a casa dal lavoro stanch3, magari un po' arrabbiat3, cosa c'è di meglio di tornare in un posto dove si è stati bene?
Ovviamente per questa categoria di libri non ho suggerimenti, se non quello di lasciare per un po' il mondo fuori dalla porta!
2 commenti:
Mumble, mumble… Non impazzisco neppure io per streghe, ragni e scheletri. Per le zucche sì, cucinate in tutte le modalità.
Ho letto di recente Natura morta e non mi è dispiaciuto (grazie per il consiglio). Dopo averne parlato con una delle signore del mio gdl, mi sono ritrovata in casa ben tre libri di Louise Penny, incluso Case di vetro. La signora in questione adora Louise Penny e ha deciso di prestarmi le sue copie. Non che mi manchino i libri da attaccare, ma questo Case di vetro, quasi quasi…
Per la Perrin, invece, continuerò ad essere una delle poche persone del Pianeta che si ostinano a non leggerla!!
Baci
Sempre utili consigli.
Sereno mese.
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