Cose da ricordare:
- Il risveglio con la voce dell'altoparlante che avvisa che nella notte si è persa una donna polacca di 83 anni: quando si dice essere giovani dentro!
- La
Messa con il Papa: per i miei gusti un po' troppo formale. è stato un momento importante, solenne ma nel mio cuore credo che rimarrà più impressa l'energia e il clima della grande
Messa di Tarragona. Questo ovviamente va al di là dei contenuti.
- L'annuncio che la prossima Giornata mondiale della gioventù si terrà a Rio nel 2013. Con conseguente festa dei brasiliani accampati dietro di noi e di coloro che avevano "scommesso" sul Brasile come prossima meta.
- La fuga da Cuatro Vientos: io avrei preferito restare ancora nel luogo della Messa finita la celebrazione. Come avevamo fatto a Colonia, dove avevo scambiato la mia bandiera italiana con una tedesca per poi riscambiarla con la maglietta di una ragazza della Diocesi di Bergamo. Questi sono momenti belli dove con la scusa dello scambio si possono scambiare quattro chiacchiere con ragazzi di tutto il mondo!
Ma gli altri gruppi che erano sul nostro pullman hanno insistito per partire subito subito. Brutta cosa la democrazia ^_^
- Giunti fuori alla stazione della metropolitana ho scambiato il mio cappello degli italiani con uno di paglia di una francese con scritto sopra Toledo. In fondo a casa avevo già un cappello molto simile ricordo di Colonia, uno arancio di Loreto e uno rosso della sacca del pellegrino spagnolo.
- Sempre alla metropolitana una decina di noi, tra cui pure io, ha fatto una scelta furbissima: abbiamo consultato un taxista chiedendogli quanto ci sarebbe voluto a piedi da dove ci trovavamo a raggiungere la fermata della metro dove saremmo dovuti scendere e, dopo che ci aveva detto che ci voleva mezz'ora a piedi, abbiamo abbandonato il gruppone per metterci in cammino con i nostri zainetti, borsette, pallone e balle varie.
- Per strada abbiamo trovato tante persone gentili che dalle loro abitazioni ci hanno rinfrescato con le pompe: in particolare una nonna che dal suo giardino ci innaffiava con la pompa mentre i nipotini sguazzavano tutti contenti nell'acqua.
- Ho visto più di Madrid in questa camminata che non in tutti gli altri giorni: alla faccia della mezzora del taxista, avremo camminato per tre ore buone. Quando tentavamo di infilarci in metropolitana le trovavamo strapiene o addirittura in una la polizia ci ha fatto uscire perché la stavano chiudendo per quanto fosse congestionata la linea. Sembrava non finire mai. E quando è finita, cioè abbiamo raggiunto gli altri che ci avevano messo neanche un'ora con la metro, sarei voluta scappare a gambe levate visto che quelli -un po' giustamente- ci guardavano di bruttissimo!
-Avrei voluto salutare Madrid dal finestrino del pullman: ma mi sono addormentata come un sasso prima ancora che l'autista mettesse in moto.
Cose da portare a casa:
-Ditegli: Gesù, io so che Tu sei il Figlio di Dio, che hai dato la tua vita per me. Voglio seguirti con fedeltà e lasciarmi guidare dalla tua parola. Tu mi conosci e mi ami. Io mi fido di te e metto la mia intera vita nelle tue mani. Voglio che Tu sia la forza che mi sostiene, la gioia che mai mi abbandona.
-Permettetemi anche che vi ricordi che seguire Gesù nella fede è camminare con Lui nella comunione della Chiesa. Non si può seguire Gesù da soli. Chi cede alla tentazione di andare «per conto suo» o di vivere la fede secondo la mentalità individualista, che predomina nella società, corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di finire seguendo un’immagine falsa di Lui.
-Il mondo ha bisogno della testimonianza della vostra fede, ha bisogno certamente di Dio.